Un’inchiesta della Procura di Napoli ha portato all’arresto di diverse persone, tra cui ufficiali della Capitaneria di Porto, impiegati del Ministero delle Infrastrutture e medici dell’Asl, per corruzione e falso in atti pubblici.
Le indagini hanno svelato un giro di corruzione che coinvolgeva diversi marittimi e intermediari.
In alcuni casi, i marittimi avrebbero ottenuto il rilascio o il rinnovo di certificati di idoneità professionale senza averne i requisiti, grazie al pagamento di tangenti a impiegati della Capitaneria di Porto.
In altri casi, i marittimi avrebbero ottenuto certificati medici senza sottoporsi alle visite mediche, grazie alla compiacenza di alcuni medici.
Giro di mazzette dietro il rilascio di certificati ai marittimi
Infine, in altri casi ancora, i marittimi avrebbero ottenuto indebitamente benefici previdenziali grazie al rilascio di falsi certificati di malattia da parte dei sanitari.
I pubblici ufficiali coinvolti nella corruzione avrebbero ricevuto in cambio denaro o altre utilità.L’operazione è stata condotta dalla Guardia Costiera su ordine del GIP del Tribunale di Napoli.
Le misure cautelari disposte includono la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.È stato inoltre disposto il divieto di esercitare la professione sanitaria per alcuni dei medici coinvolti.
L’operazione è un duro colpo alla corruzione e al falso in atti pubblici, reati che danneggiano la sicurezza della navigazione e la salute pubblica.
Articolo pubblicato il giorno 7 Febbraio 2024 - 10:21