Sono stati sequestrati nel complesso 36 appartamenti tra Milano e Pavia, 12 cantine e garage, due capannoni, terreni edificabili, un intero fabbricato di cinque piani già destinato ad albergo nella provincia di Savona e un ex convento considerato di interesse storico in provincia di Torino, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Le Fiamme Gialle hanno ricostruito un sistema di evasione fiscale imperniato su una frode milionaria dell’Iva, sistema utilizzato per oltre 20 anni dall’imprenditore in questione. E infine sequestrato appartamenti, alberghi, terreni, capannoni industriali e persino un ex convento acquistati dall’uomo con il denaro evaso.
In pratica, secondo quanto emerso dall’attività investigativa dei militari di Pavia il 70enne, residente a Groppello Cairoli, aveva creato delle “società schermo” con sede in Svizzera, Principato di Monaco e Romania, tra loro collegate mediante un intrecciato sistema di partecipazioni intestate a soggetti prestanome.
Questo ha portato i finanzieri a classificare il soggetto come evasore fiscale “seriale” e per questo “socialmente pericoloso”, tale da giustificare nei suoi confronti l’applicazione del sequestro dei beni, misura decisa dal Tribunale di Milano su richiesta della Procura di Pavia.
Sono stati sequestrati nel complesso 36 appartamenti ubicati tra Milano e Pavia, 12 cantine e autorimesse, due capannoni industriali, due terreni edificabili, un intero fabbricato di cinque piani già destinato ad albergo nella provincia di Savona e un ex convento considerato di interesse storico in provincia di Torino, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Articolo pubblicato il giorno 6 Febbraio 2024 - 15:15