Attualità

Fast fashion , la risposta di Temu all’inchiesta di Report

Condivid

Negli ultimi tempi si sta parlando molto della “fast fashion” o moda veloce, cioè un modello di business dell’industria dell’abbigliamento che si basa su tre aspetti principali:

  1. Produzione rapida e a basso costo: Si producono collezioni con grande velocità, anche settimanalmente, ispirandosi alle ultime tendenze delle sfilate. Questo viene realizzato spesso ricorrendo a manodopera in Paesi con bassi salari e a tessuti sintetici economici.
  2. Prezzi accessibili: Gli abiti prodotti con il sistema fast fashion vengono venduti a prezzi molto bassi, rendendoli appetibili per un vasto pubblico.
  3. Consumo elevato: Il modello si basa sull’idea che i consumatori comprino frequentemente nuovi capi, seguendo le tendenze in continua evoluzione, senza preoccuparsi troppo della qualità o della durata del capo.

Dalla creazione alla commercializzazione di un capo di abbigliamento trascorrono solo 15 giorni.

Anche il programma Report (Rai3)

ha fatto un inchiesta sul mondo della “Fast Fashion” trasmessa 11 Febbraio 2024  . Il servizio infatti ha portato l’attenzione su questo mondo devastante ma ancora troppo poco conosciuto dell’ultra fast fashion.

La puntata ha rivelato che i capi d’abbigliamento vengono venduti e restituiti più volte, viaggiando tra Europa e Cina e causando danni ambientali significativi , producendo  capi di bassa qualità venduti a prezzi estremamente bassi e a nuove collezioni che vengono lanciate a brevi intervalli.

Tra le varie aziende che sono state citate dal programma c’è anche Temu che ci ha contattato per chiedere la pubblicazione di un chiarimento in merito all’articolo pubblicato da noi riguardante l’inchiesta fatta da Report

  :

Questo il chiarimento integrale da parte di Temu inviato alla nostra redazione :
(il comunicato di Temu è in lingua inglese , nonostante abbiamo chiesto non ci è stato fornito in lingua italiana )

Since we began serving the Italian market, we have received encouraging feedback from consumers who appreciate Temu for providing more choices for affordable, quality daily essentials.
Our approach is straightforward: we connect customers directly with manufacturers. By cutting out the middlemen, we reduce extra costs like transportation, storage, and handling, as well as the markups that they impose.
This means we can offer much lower prices to our customers, as they’re essentially buying straight from the source. We aim to democratize the global supply chain; and provide fair access to everyone, so that everyone can enjoy the freedom of shopping for what they need and want.
On returns Returned goods are first sent back to a designated return warehouse within the EU for relevant quality checks, facilitating prompt refunds for consumers before the returned products are consolidated and shipped back to the sellers.
Currently, most of the products sold on our platform are made in China, because that’s where the majority of the world’s general merchandise is manufactured. We expect to have a more global mix of merchandise as we open up the marketplace to sellers in the US and Europe.
On how Temu reduces waste All goods that are made in one place and shipped to another produce emissions. The key difference is that for Temu, a product is only shipped if it is bought by a consumer. Temu also ships directly from factory to consumer, cutting out the wasteful intermediate steps in the supply chain that add to emissions.
Compare this to the traditional retail model, where merchandise is produced and shipped in the hope that they will find buyers at retailers and department stores, and the difference is clear. Your question about how much product is thrown away at the end of the season is thus not applicable to Temu.
Temu’s direct-from-factory model cuts down on the massive waste incurred by traditional retail by vastly improving the matching of demand and supply. As a young company, Temu is at the start of its sustainability journey and we expect to do more as we develop and grow.
As part of our ongoing commitment to environmental sustainability, Temu has partnered with Trees for the Future to plant trees across subSaharan Africa. These trees planted by Temu and its users have had a transformative effect on the land and local communities, while also addressing global environmental concerns.
To date, more than 4 million trees have been planted by this partnership, resulting in over 230,000 metric tons of carbon dioxide captured over a 20-year period, according to statistics from Trees for Life.
For more information: https://trees.org/sponsor/whaleco_technology_dba_temu/

Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2024 - 13:50

Matteo Setaro

Collaboratore e amante del Web. Nella vita è un grafico con la passione per la scrittura

Pubblicato da
Matteo Setaro

Ultime Notizie

Torre Annunziata, cede tettoia al Maximall: operaio in gravi condizioni

Torre Annunziata: Ancora non è stato aperto (inaugurazion e prevista per il 28 novembre) e… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 09:22

Benevento, morto in un incidente l’allenatore di rugby Christian Alberto Salierno

Benevento.E' morto in un incidente stradale Christian Alberto Salierno, 33 anni allenatore di Rugby. L'incidente… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 08:45

Picchia il complice dell’assassino del figlio e finisce sotto processo con gli amici

Picchia il complice dell’assassino del figlio e finisce sotto processo con gli amici Oggi Giuseppe… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 08:27

DDB Miner is making waves in the cryptocurrency mining space

As cryptocurrency continues to develop, as a groundbreaking invention, it has gained more and more… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 07:51

Truffa anziana a Ferrara: arrestato giovane di Napoli

Un giovane truffatore  di Napoli è stato arrestato a Ferrara dalla polizia mentre tentava di… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 07:22

Il pentito Ridosso: “Fu il brigadiere Lazzaro Cioffi ad uccidere il sindaco Angelo Vassallo”

Ora c'è un nome e un movente, anzi più di uno. Ad uccidere il sindaco… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 06:58