Le pagelle de L’Eco di Bergamo non sono state clementi con Geolier, il rapper napoletano in gara al Festival di Sanremo. Il voto all’artista è stato 4, con una critica dura: “Arriva vestito come mio zio in discoteca e fa la cover del Lazza dell’anno scorso, però in napoletano”.
La polemica è scoppiata però per l’aggiunta: “Prediciottesimo camorrista ost.”. Una definizione che ha scatenato la rabbia dei napoletani e di molti sui social, accusando il quotidiano di stereotipi e superficialità.
Nonostante le critiche, Geolier ha ottenuto un grande successo nella seconda serata del Festival, classificandosi in testa alla top five grazie al voto del Televoto e della giuria delle radio.
Il rapper, emozionato, ha commentato: “Me l’aspettavo è un parolone… so’ contento. La strada fino a sabato è lunga, dobbiamo arrivare vivi”.
Geolier ha dedicato la sua partecipazione a Sanremo a Napoli, ai ragazzi e alla sua famiglia: “Un’eventuale vittoria sarebbe per loro. È più bello vincere quando hai tante persone con le quali condividere la vittoria. E la sconfitta fa meno male quando la dividi”.
La polemica de L’Eco di Bergamo ha acceso un dibattito importante sul ruolo della musica rap e sulla rappresentazione di Napoli e del Sud Italia nei media.
Social scatenati contro il giornale bergamasco
Geolier, con la sua schiettezza e il suo talento, ha dimostrato di essere una voce importante della scena musicale italiana e un esempio positivo per tanti ragazzi.
La sua partecipazione a Sanremo è un passo avanti per la valorizzazione della cultura napoletana e del rap italiano, un genere che merita di essere ascoltato e compreso senza pregiudizi.
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Articolo pubblicato il giorno 8 Febbraio 2024 - 19:27