Nella provincia di Brescia, a Roè Volciano, si è verificato un insolito posto di blocco della polizia stradale, durante il quale una donna è stata fermata per un controllo.
Dopo averle chiesto la patente, gli agenti hanno invece ricevuto un documento autoprodotto, firmato con il sangue e dotato di fotografia e impronta digitale. La donna, con convinzione, affermava di essere in grado di guidare qualsiasi tipo di veicolo in quanto “eterna essenza e fonte di valore”.
Nonostante il comportamento insolito della donna, questa non ha mostrato esitazione riguardo al documento. Gli agenti hanno quindi sospettato di problemi di natura psicologica e le hanno posto ulteriori domande, scoprendo invece che il suo stato di salute era buono e che si trattava di una convinzione personale.
Si è inoltre appurato che la donna fa parte di un’aggregazione internazionale che rifiuta le autorità statali e si affida alle autodichiarazioni per affermare i propri principi e le proprie competenze, con circa 10.000 membri in Italia.
Tuttavia, le autorità non hanno accettato il documento prodotto dalla donna e hanno effettuato i controlli necessari sulla sua patente. È emerso che la patente vera, rilasciata dalla Motorizzazione Civile, era scaduta nel 2021.
Inoltre, il veicolo su cui viaggiava la donna era sprovvisto di revisione e questa non indossava la cintura di sicurezza. Di conseguenza, la donna è stata multata, anche se è poco probabile che le pagherà date le sue convinzioni personali. La vicenda non si concluderà qui.
Articolo pubblicato il giorno 6 Febbraio 2024 - 12:22