Il vescovo di Nola (Napoli), monsignor Francesco Marino, ha manifestato la sua “piena vicinanza e solidarietà” ai dipendenti dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Questi lavoratori “stanno attraversando momenti di grande preoccupazione e incertezza per il futuro occupazionale, proprio a causa delle prospettive di tagli annunciati dall’amministrazione aziendale”, ha dichiarato il vicario per la Giustizia e Carità della curia nolana, don Aniello Tortora.
Don Aniello ha sottolineato che i dipendenti dello stabilimento non sono soli e ha evidenziato che, in questa fase di “storica e delicata transizione ecologica”, i sacrifici non devono ricadere esclusivamente sui lavoratori. Egli ha insistito sul fatto che Pomigliano e gli altri stabilimenti del sud, e non solo, non dovrebbero essere nuovamente sacrificati. Pur riconoscendo che la Chiesa non possiede le soluzioni definitive per le questioni sociali, don Aniello ha sottolineato il diritto-dovere della Chiesa di intervenire quando è in pericolo la dignità delle persone e il loro diritto al lavoro.
Il prelato ha invitato le istituzioni a impegnarsi nella salvaguardia del futuro occupazionale dei dipendenti campani del Gruppo Stellantis e a promuovere politiche mirate al sostegno del settore. Ha inoltre sollecitato l’azienda e il governo a prendere decisioni concrete a favore dei lavoratori, affinché sia garantito un effettivo sostegno all’occupazione, alle famiglie e all’economia. Don Aniello ha concluso il suo messaggio rivolgendo ai lavoratori la rassicurante affermazione che la Chiesa di Nola è al loro fianco, esprimendo la solidarietà concreta della comunità ecclesiastica attraverso la preghiera e il supporto tangibile.
Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2024 - 10:49