Il numero complessivo di giovani detenuti nei 17 istituti penali per minorenni presenti nel Paese ammonta a 496, tra cui 13 donne (pari al 2,6% del totale) e 254 stranieri (51,2%), superando così la soglia del 50%. Il Beccaria di Milano registra la maggiore affluenza con 69 detenuti, mentre i centri di Quartucciu in Sardegna e Pontremoli in Toscana, unico Istituto Penale Minorile interamente femminile d’Italia, ospitano rispettivamente 8 ragazzi e 8 ragazze. Napoli e Roma accolgono le altre 5 ragazze.
I dati emergono dal settimo rapporto di Antigone sulla giustizia minorile, presentato a Roma, basato su informazioni aggiornate al 15 gennaio scorso. Per il secondo anno consecutivo, si registra un aumento delle presenze medie giornaliere, con una crescita del 2022 attribuita principalmente al recupero dalla diminuzione causata dalla pandemia. Nel corso del 2023, le presenze aumentano ulteriormente, arrivando a gennaio 2024 a sfiorare le 500 presenze.
Dei detenuti, 156 risultano condannati in via definitiva, mentre 340 sono in misura cautelare, segnando un incremento rispetto all’anno precedente. La presenza maggiore negli Istituti Penali per Minorenni coinvolge principalmente giovani tra i 16 e i 17 anni, rappresentando il 50,1%. Gli stranieri rappresentano il 51,2% del totale, con una prevalenza di giovani provenienti da Tunisia, Marocco ed Egitto tra i maschi, e dalla Bosnia-Erzegovina, Serbia e Croazia tra le femmine.
Gli stranieri risultano in media più giovani degli italiani, con il 64,2% minorenni rispetto al 50,8%. Sono più frequentemente in custodia cautelare (75,6% contro 61,2% degli italiani) e generalmente coinvolti in reati meno gravi, come il 63,9% detenuto per reati contro il patrimonio rispetto al 47,2% degli italiani.
Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2024 - 10:18