La situazione critica delle graduatorie concorsuali per il personale pubblico nel settore dell’infanzia mette a rischio l’inizio del prossimo anno scolastico.
La mancata proroga da parte di Palazzo Chigi potrebbe causare un collasso nell’organizzazione di asili nido e scuole dell’infanzia, con possibili ripercussioni sul servizio educativo e sulle famiglie coinvolte.
La Funzione Pubblica Cgil si prepara a difendere i diritti dei lavoratori attraverso azioni di mobilitazione. La segretaria nazionale Tatiana Cazzaniga sottolinea l’importanza di valorizzare il ruolo degli educatori e di rendere la professione più attraente attraverso salari adeguati e continuità nel servizio educativo.
L’assenza di una proroga delle graduatorie costringerà le amministrazioni a procedere con concorsi, generando ulteriori costi e ritardi nell’avvio dell’anno scolastico.
La disparità di copertura territoriale nei servizi per la prima infanzia, evidenziata da cifre che vanno dal 40% al di sotto del 12% a livello regionale, rappresenta un grave problema sociale ed economico.
L’urgente necessità di interventi per ridurre gli squilibri, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno e nei Comuni più piccoli, è evidenziata come priorità. Gli amministratori sono chiamati a sfruttare appieno le risorse del Fondo di solidarietà, per garantire la continuità dei servizi e per favorire l’assunzione di personale a tempo indeterminato.
Solo attraverso un’azione concertata sarà possibile affrontare efficacemente le sfide e garantire un servizio educativo di qualità per i più piccoli.
Articolo pubblicato il giorno 29 Febbraio 2024 - 20:26