I circa 150 dipendenti del Grand Hotel “La Sonrisa”, conosciuto come “Il Castello delle Cerimonie”, sono preoccupati per il loro futuro occupazionale.
L’hotel è stato confiscato e affidato al Comune di Sant’Antonio Abate. La struttura resta aperta, ma le numerose disdette di matrimoni e altri eventi fanno temere per il futuro.
“Abbiamo appreso solo dai media della sentenza che riguarda la nostra fonte di lavoro”, afferma Emma, addetta alla reception. “Stiamo vivendo momenti di profonda angoscia ed incertezza. Tra noi ci sono famiglie che hanno bisogno di certezze per poter pagare mutui, fitti e mantenere i figli.”
Oltre ai 150 dipendenti diretti, il Castello delle Cerimonie genera un indotto di altre 150 persone. La situazione attuale preoccupa anche loro.
“Ci sono coppie che hanno già organizzato le loro nozze nei prossimi mesi e che hanno investito tanto sulla festa”, aggiunge Emma. “Ci chiedono cosa sta succedendo e noi non possiamo dare loro risposte precise.”
I lavoratori chiedono alle istituzioni di aiutarli e di dare loro certezze sul loro futuro. “Non è un bel messaggio quello che stiamo dando”, afferma Emma. “Ne vale anche dell’immagine della nostra città.”
Questa mattina i lavoratori si sono riuniti davanti al Comune di Sant’Antonio Abate per esporre le loro preoccupazioni al sindaco. Giovedì mattina organizzeranno una marcia nelle strade della città.
I lavoratori sperano che le istituzioni trovino una soluzione per il Castello delle Cerimonie e che il loro lavoro possa continuare.
Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2024 - 19:59