Il processo a carico di Massimo Venosa, ritenuto elemento di spicco del Clan dei Casalesi, ha visto la Suprema Corte di Cassazione annullare l’ordinanza di detenzione.
Venosa, originario di San Cipriano D’Aversa, è stato difeso dall’avvocato Vittorio Fucci. Attualmente detenuto nel carcere di Benevento, Venosa era stato arrestato nel febbraio del 2020 e condannato a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti.
Le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche, ambientali, appostamenti e la collaborazione di pentiti, hanno delineato il ruolo di Venosa all’interno del Clan dei Casalesi, gestendo traffici di droga e piazze di spaccio.
La decisione della Cassazione è stata presa in seguito al ricorso dell’avvocato Vittorio Fucci, che ha ottenuto l’annullamento dell’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Napoli rigettava la richiesta di scarcerazione per gravi motivi di salute di Venosa.
La decisione della Cassazione implicherà un nuovo processo innanzi ad un nuovo collegio.
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