Arzano. Il consigliere di Arzano Viva, Salvatore Borreale mette sulla graticola la gara per l’esternalizzazione della riscossione dei tributi comunali.
“Un Comune in predissesto finanziario da oltre un anno e mezzo – spiega Borreale- ha l’obbligo di organizzare, strutturare, potenziare e migliorare ciò che dovrebbe essere il « cuore » nevralgico dell’Ente locale, la principale fonte delle entrate tributarie.
Se funzionasse l’ufficio tributi ne trarrebbero beneficio tutti gli altri uffici ed anche i cittadini avrebbero servizi più adeguati perché si incasserebbero più soldi. Insomma si conseguirebbe efficienza, efficacia ed economicità amministrativa. Ma purtroppo la performance dell’ufficio è davvero deludente. Chissà che giudizio ha espresso o esprimerà l’organismo di valutazione.
“A parte questo aspetto che è prioritario, l’ufficio non è efficiente, le pratiche inevase aumentano sempre di più, i controlli vengono svolti con superficialità ed errori, le banche dati non vengono aggiornate, pratiche istruite che nessuno vuole firmare. Tutta questa situazione produce malcontento tra i cittadini e proteste nei confronti del Comune.
Ciascuno deve assumersi le responsabilità che gli vengono attribuite, l’attesa e l’indifferenza provoca ulteriori danni”. Una stoccata il consigliere di opposizione la dà anche alla scarsa lotta all’evasione.
“La questione dell’evasione fiscale e della scarsa riscossione dei tributi locali è davvero deludente. Non sono stati fatti passi avanti dopo due anni. Il fallimento dell’amministrazione Aruta è sotto gli occhi di tutti. Non si è compreso cosa sia successo con la gara dell’esternalizzazione dei tributi comunali proposta dalla Giunta e dai potentati di turno. Vicenda che meriterebbe un approfondimento, iniziando già dalle commissioni consiliari tributi e trasparenza.
A testimonianza di come la sindaca Cinzia Aruta e la sua maggioranza (Movimento Cinque Stelle, Nuove Generazioni con il coordinatore Gennaro De Mare E PD), – fa rilevare Borreale – considera poco importante l’ufficio tributi tanto che hanno deciso che il Comune dovesse avere un Ragioniere Capo a singhiozzo, a part-time.
Il fatto grave ulteriore, però, è che in un periodo così importante per la programmazione economico-finanziaria del nuovo bilancio comunale non è ammissibile non avere il dirigente preposto. L’interim è un eccezione temporanea breve, un’assegnazione di una funzione provvisoria, non la regola. “”Vincere per non governare” non serve alla città”.
P.B.
Articolo pubblicato il giorno 7 Febbraio 2024 - 13:13