Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si può visitare la mostra “Gli Dei ritornano – I Bronzi di San Casciano” che presenta reperti inediti provenienti dal santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano.
Tra questi reperti spicca la cosiddetta ‘devota orante’ e la base del donario in travertino con un’iscrizione bilingue in etrusco e latino. La mostra, curata da Massimo Osanna e Jacobo Tabolli, offre la possibilità di ammirare i nuovi reperti provenienti dagli scavi della scorsa estate.
La mostra è frutto della collaborazione di diverse istituzioni pubbliche e include anche nuovi Bronzi riconducibili alle pratiche religiose e rituali del luogo. Un reperto peculiare è un rene in versione miniaturistica, appartenente al gruppo degli ex-voto anatomici. Questa esposizione rappresenta un’importante occasione per ammirare reperti archeologici unici e per immergersi nella storia del santuario e delle sue antiche pratiche religiose.
Parlando dell’esposizione, che si chiuderà a fine giugno, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si sofferma sul valore di questo “frammento di storia sepolta” e di una scoperta che “gli esperti definiscono una delle più rilevanti degli ultimi tempi. Si tratta di uno scavo giovane – aggiunge – e siamo certi che le ricerche ci regaleranno molte nuove scoperte nel prossimo futuro”.
Il direttore generale dei musei del Mic, Massimo Osanna, evidenzia che i Bronzi di San Casciano saranno ospitati “nei nuovi spazi espositivi del Mann, che per la prima volta aprono le porte al pubblico. Una scelta non casuale – fa notare – perché non sono solo dei capolavori dell’antichità a essere in mostra al Museo archeologico di Napoli, ma il risultato di un percorso di scavo che è in corso. C’è un filo rosso con Pompei ed Ercolano, dove con le scoperte si entrava nella vita quotidiana delle persone, attraverso degli oggetti che ne serbano la loro memoria”.
Alla presentazione è intervenuto anche il sindaco di San Casciano, Agnese Carletti, che si è detta “orgogliosa” del fatto che il progetto sia arrivato a Napoli, “nelle prestigiose sale del Mann. La mostra si arricchisce di nuovi reperti – aggiunge – provenienti dallo scavo appena concluso, segno di un’attivita’ che prosegue e che potrà ancora stupirci, grazie alla sinergia con l’Universita’ per stranieri di Siena e il MiC. Parafrasando il titolo della mostra, siamo anche felici di sapere che presto i nostri Dei torneranno a San Casciano”.
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