<em>“Carissimi ladri, dopo aver subito due furti in quattro mesi, ho deciso di smettere di usare le casse automatiche. A fine giornata, lascerò 50 centesimi nei tre dispositivi tradizionali.
Se vi servono, i farmaci per mal di testa, mal di pancia e febbre alta sono a vostra disposizione. Buon anno e buona fortuna!”.
Con queste parole ironiche e amareggiate, Giovanni Russo, titolare della farmacia Russo in via Simone Martini al Vomero, ha deciso di rivolgersi direttamente ai ladri che hanno colpito il suo negozio due volte in breve tempo.
L’ultimo furto ha visto il furto di un’altra cassa automatica, un sistema di pagamento che costa almeno 16mila euro. Russo ha deciso di esporre questo messaggio nella vetrina della sua farmacia, una strategia che mescola avvertenza e sarcasmo.
L’ultimo furto: un sistema di cassa automatica del valore di 16mila euro
Sotto il messaggio di auguri per il nuovo anno, c’è un chiaro appello alla sicurezza e una richiesta di maggiore tutela per i commercianti.
Per anni, l’introduzione delle casse elettroniche aveva rappresentato un baluardo contro il crimine. Tuttavia, i recenti furti con scasso hanno rappresentato una nuova minaccia, con danni materiali significativi e costi elevati per la sostituzione dei dispositivi di pagamento.
La facilità con cui i ladri riescono a compiere questi furti, garantendosi quasi sempre un bottino, rappresenta una sfida crescente per i commercianti come Russo, che si trovano a fronteggiare un ambiente sempre più insicuro.
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Articolo pubblicato il giorno 6 Gennaio 2024 - 17:17