Il test di ingresso alla facoltà di Medicina cambia ancora. Le domande che saranno sottoposte ai candidati saranno pescate da una banca dati aperta, una procedura alla quale il Cisia, Consorzio interuniversitario dei sistemi integrati per l’accesso, sta lavorando alacremente.
La prima data per gli aspiranti camici bianchi sarà nel mese di marzo, mentre la seconda tra aprile e maggio. I test si svolgeranno con modalità diverse rispetto ai Tolc finora somministrati ai candidati.
La conferma che il meccanismo per i test di ingresso sarà cambiato e ci sarà una banca dati aperta è stata accolta con preoccupazione dall’avvocato Francesco Leone, avvocato dello studio legale Leone-Fell che ha rappresentato 3.500 ricorrenti contro i Tolc di Medicina.
“Il Ministero dell’Università e il Cisia si sono resi conto che il sistema dei Tolc non funziona e che presta il fianco a irregolarità procedurali”, spiega Leone. “Ma anche in questo caso si lascia spazio a imbrogli”.
Il rischio è che venga premiata la memoria dei candidati più che la loro reale inclinazione. Se è vero, come prevede la legge, che le domande devono essere attitudinali, “con una banca dati aperta, quale attitudine si testa se non quella mnemonica?”, si chiede Leone. “Il rischio è che i candidati ricorderanno chi ha inventato la Viennetta, ma non ciò che serve per studiare Medicina”.
Il prossimo 10 gennaio, è attesa la decisione del Tar del Lazio sui ricorsi contro i Tolc Med 2023. “La procedura di selezione è tutta da annullare”, precisa Leone.
A corredo dei ricorsi, i legali hanno presentato una relazione stilata dall’ingegnere Carmelo Pino, esperto in Intelligenza artificiale, che confuta e mette in discussione l’intero sistema utilizzato dal Cisia per equalizzare i punteggi dei Tolc.
“I giudici del Tar del Lazio possono interpretare la legge, fare appello a vecchie applicazioni, ma non possono non tenere conto di formule matematiche”, conclude Leone. “Certo, possono sempre farlo, ma si assumeranno la responsabilità di mettere in discussione una perizia matematica”.
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