Roma.”La notizia e’ riportata dal ‘Fatto Quotidiano’ dell’apertura di un’inchiesta sul caso del quadro rubato che coinvolge Vittorio Sgarbi non fa altro che confermare i contorni allarmanti di tutta questa vicenda.
Vedremo quali saranno gli esiti dell’indagine, ma continuiamo a ribadire che i tempi della politica su alcuni casi specifici in cui e’ messa in discussione l’onorabilita’ delle istituzioni sono assolutamente diversi e richiedono celerita’ e concretezza.
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Chiediamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano che tipo di azioni intendano intraprendere sul caso Sgarbi e in generale di esprimersi con parole chiare su una vicenda che rappresenta un unicum a livello mondiale”.
E’ quanto si legge in una nota il Movimento 5 Stelle. “In caso contrario questo governo confermerebbe ancora una volta che la logica consociativa e di autoconservazione prevale sull’interesse nazionale”, aggiunge.
Il fascicolo sarebbe stato aperto dalla procura di Imperia, che poi lo ha trasferito a quella di Macerata e riguarda il trafugamento dal castello di Buriasco (Torino) nel 2013 del dipinto attribuito a Rutilio Manetti, che riapparve a Lucca nel 2021 come “inedito” di proprieta’ del sottosegretario alla Cultura.
Sgarbi, non ho ricevuto avvisi e non ho rubato
“Io non ho ricevuto nessun avviso d’indagine. Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l’unico reato di cui ci sia evidenza”.
Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, commenta così l’indiscrezione de Il Fatto quotidiano che oggi annuncia di un’indagine a suo carico. “L’ennesima diffamazione” afferma Sgarbi che aggiunge: “Ancora una volta Il Fatto mente”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Gennaio 2024 - 13:43