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Sant’Agnello, picchiò attivista del Wwf: arrestato imprenditore di Castellammare

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, Napoli, hanno messo agli arresti domiciliari Salvatore Langellotto, un imprenditore edile di Castellammare già condannato per associazione con il clan Esposito.

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Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale oplontino su richiesta della Procura. Langellotto è sospettato di aver pestato Claudio D’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno, a Sant’Agnello, il 26 marzo dell’anno scorso.

L’imprenditore avrebbe anche ripetuto minacce contro D’Esposito e il giornalista Vincenzo Iurillo del Fatto Quotidiano durante un servizio trasmesso dal programma Le Iene. Le minacce riguardavano un articolo scritto da Iurillo sulla strana benedizione dei nuovi veicoli dell’azienda di Langellotto in una chiesa del piccolo centro della Penisola Sorrentina.

Langellotto, con precedenti per camorra, avrebbe picchiato D’Esposito provocandogli gravi lesioni a causa di vecchi dissapori legati alle numerose denunce presentate dal presidente del WWF per la protezione dell’ambiente e del paesaggio della Penisola Sorrentina.

 L’imprenditore è stato posto agli arresti domiciliari

Secondo l’accusa, queste denunce avrebbero danneggiato gli interessi imprenditoriali di Langellotto nel settore edile. Il Procuratore Nunzio Fragliasso ha dichiarato che l’aggressione è stata “brutale ed incivile”. Dopo le formalità di rito, Langellotto è stato messo agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.


Articolo pubblicato il giorno 27 Gennaio 2024 - 08:44


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