Mercoledì 17 e domenica 21 gennaio, doppio appuntamento in onore di Sant’Antonio Abate.
Doppio appuntamento a Casagiove all’insegna del culto di Sant’Antonio Abate e dei riti tradizionali ad esso collegato. Mercoledì 17 Gennaio, dopo la Santa Messa delle 10,30 celebrata da tutti i parroci della città, in serata alle 19,15 si terrà il corteo con l’effige del Santo dalla sede della Congrega di Sant’Antonio di Padova fino a Piazza degli Eroi, accompagnato dal Gran Concerto Bandistico Città di Casagiove ‘Pompeo Ferraro’. Il percorso si chiuderà con la classica benedizione degli animali domestici, l’accensione del ‘Cippo di Sant’Antuono’ e a conclusione lo spettacolo di fuochi pirotecnici.
Domenica 21 Gennaio in Piazza Silvagni si potrà degustare gratuitamente pasta e fagioli con intrattenimento musicale della ‘PTB Part Time Band’ a cura delle Comunità Parrocchiali Santa Croce e San Francesco di Paola. In Piazza San Michele, invece, si potrà assaggiare gratuitamente la polenta, supportati dalle note degli ‘Arka’, a cura della Comunità Parrocchiale San Michele Arcangelo. Piazza Della Vittoria ospiterà l’esibizione del gruppo ‘Le 7 Stelle di Nanto’ e la partecipazione di ‘Up & Clown’, a cura della Comunità Parrocchiale Santa Maria della Vittoria, con la possibilità di consumare gratuitamente panini alla piastra. Chiuderà l’evento il concerto del ‘Pastellesse Sound Group’.
I due giorni di celebrazioni rientrano nel Progetto ‘Le Feste del Fuoco’ – Intervento co-finanziato dal POC Campania 2014-2020, Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura. Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico di portata nazionale ed internazionale – con capofila il Comune di Macerata Campania e partner i Comuni di Casagiove, Castel Morrone, Marcianise, Recale e San Nicola la Strada.
In merito alla manifestazione l’Assessore alla Cultura Gennaro Caiazza ha avuto di ammettere: ‘Sarà una Festa con una forte e sinergica collaborazione con le Quattro Parrocchie della città. “Chi si sente scendere l’inverno nell’anima, ha forse soltanto poco fuoco in sé”, scrisse Friedrich Nietzsche in Umano troppo umano nel 1878. Dentro le lingue delle fiamme del falò che arde si celano significati antichi quanto l’uomo. Il fuoco è l’idioma comune che si sovrappone alle lingue e ai dialetti del mondo. Parla ed è compreso. Il fuoco è nelle tradizioni nostrane la ragione e l’occasione della condivisione. Davanti ad un camino, intorno ad un falò ci si sente accomunati dal naturale tendere alle evocazioni e a riviverne le emozioni. Il fuoco illumina la bellezza delle cose semplici, è propiziatore di nuovo e di speranze; il suo calore sa di vita e tiene lontano i gelo dell’inverno e della solitudine.
Questo il senso delle Feste dei Fuochi.
Questo il senso che è dentro l’iniziativa della Città di Casagiove del giorno di S. Antonio Abate e della Domenica che segue. Una festa dell’unità e della spiritualità. Le Comunità Parrocchiali insieme, con le loro esperienze, le speranze, il bisogno di solidarietà, di pace, di fraternità, strette in un grande abbraccio che esprime forte la voglia di futuro che allarghi i suoi orizzonti comprendendo tutti, includendo chi ha bisogno e chi soffre, abbattendo muri che separano, destinando i cuori al perdono e al coraggio di nuovi inizi.
Una Festa che ha la luce e il calore dei falò, il colore del sentire comune, la magia di sentirsi uguali tra uguali.
Una Festa che ricrea, attecchendo tutte le paure e destinarci ad affrontare il futuro col coraggio, l’intelligenza, la fantasia, l’amore che la Comunità serba nella sua sapienza e nel suo valore.
E’ questo e non altro il senso della Festa dei Fuochi; un senso che sa di augurio e di ottimismo, di buona strada comune da percorrere, di ragioni che uniscono. Essa è festa dei Casagiovesi, protagonisti principali, l’Amministrazione Comunale ha definito con questa iniziativa la cornice, l’opera che essa conterrà sarà disegnata da tutti, nessuno’.
Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2024 - 11:42