Il procedimento giudiziario nei confronti di Francesco Pio Valda, presunto assassino di Francesco Pio Maimone, giovane aspirante pizzaiolo ucciso durante uno scontro tra bande rivali a Napoli nelle zona degli chalet di Mergellina, è stato fissato per il 27 febbraio presso la prima sezione della Corte d’Assise di Napoli.
Valda, 23 anni, è accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio avvenuto sulla passeggiata di Napoli la notte tra il 19 e il 20 marzo dello scorso anno. L’accusa sostiene che Valda avrebbe sparato un proiettile al petto di Maimone durante uno scontro tra bande giovanili, anche se la vittima era estranea a tali dinamiche.
La richiesta di fissare la data del processo è stata accolta questa mattina dal gip Chiara Bardi, su iniziativa della pm Antonella Fratello, dell’Antimafia, che aveva coordinato le indagini insieme ai colleghi Claudio Orazio Onorati e Simona Rossi.
Al processo saranno coinvolti anche sei altre persone, tra amici e familiari di Valda, accusati di complicità nella fuga e nella sparizione della pistola utilizzata e delle scarpe sporche. L’origine dello scontro tra bande sembra essere legata a un episodio precedente in cui Valda avrebbe ricevuto un pestone, macchiando così un paio di scarpe di marca. Questo episodio avrebbe scatenato una violenta reazione e la sparatoria tra le persone presenti negli chalet di Chiaia, con Maimone come vittima involontaria.
La difesa di Alessandra Clemente sostiene di essere estranea alla vicenda
Durante l’udienza, è stata respinta la richiesta di rito abbreviato presentata dagli avvocati di Valda e di Alessandra Clemente, accusata di aver consegnato l’arma a Valda. I legali di quest’ultima affermano che una perizia sui filmati potrebbe scagionarla dalle accuse. Parti civili nel processo sono la famiglia Maimone, il Comune di Napoli e la Fondazione Polis.
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Articolo pubblicato il giorno 15 Gennaio 2024 - 15:36