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Napoli, narcotraffico da Olanda e Spagna: 29 misure cautelari

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Droga importata da Olanda e Spagna attraverso corrieri che si servivano di criptofonini “inattaccabili” per comunicare gli spostamenti del carico. Due organizzazioni criminali hanno importati quintali di droga per anni nelle piazze di spaccio di napoli e provincia.

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E così stamane dopo tre ani di indagine per delega del Procuratore Distrettuale della Repubblica,  i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, con la collaborazione altresì dei Reparti Specializzati territoriali dell’Arma dei Carabinieri, hanno dato esecuzione ad un provvedimento applicativo di misure cautelari personali (custodia in carcere, arresti domiciliari e divieto di dimora) emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 29 persone.

Sono tutte gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti nonché detenzione di droga ai fini di spaccio.

La base del traffico di droga era nella zona della Salita Due Porte all’Arenella controllata da telecamere in ogni angolo di strada.

In particolare, dall’attività di indagine sarebbe emerso la presunta operatività di due distinte associazioni per delinquere, operanti nel territorio partenopeo con contatti in Spagna ed in Olanda, finalizzati all’approvvigionamento, al traffico ed alla vendita di sostanze stupefacenti, nonché la conseguente gestione degli illeciti profitti, in favore degli affiliati, sia liberi che detenuti.

E inoltre la presunta disponibilità, da parte degli indagati, di armi da fuoco e di veicoli dotati di un sofisticato “sistema di occultamento”.

Nell’inchiesta coinvolto al il narcos Bruno Carbone

Nel corso delle investigazioni, si procedeva anche alla cattura in Dubai del noto latitante Bruno Carbone, socio in affari del re dei narcos italiani, Raffaele Imperiale, nonché al sequestro di circa un quintale di sostanza stupefacente di vario tipo, nonché armi da fuoco e autovetture dotate di “sistema di occultamento”, nonché di un ordigno esplosivo regolamentare ed alcune centinaia di munizioni di vario calibro.

@riproduzione riservata


Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2024 - 06:45


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