La sede partenopea dell’istituzione spagnola impegnata nella diffusione della lingua e della cultura ispanica nel mondo, presenta una serie di iniziative tra musica, arte e letteratura.
Si inizia il 24 gennaio alle ore 18 con il concerto dell’Antigona Ensemble per l’inaugurazione della settima edizione del Festival del Barocco Napoletano. Presso la sede dell’istituto diretto da Ana Navarro Ortega, in via Chiatamone 6G, va in scena l’ensemble composto da Emanuela de Rosa (mezzosoprano), Adrianalfonso Pappalardo (flauto traverso), Salvatore Scafarto (chitarra) e Monia Massa (violoncello), che propone un viaggio musicale alla scoperta dei connubi linguistici e stilistici tra la cultura napoletana e quella iberica tra il XVI e il XVII secolo.
Giovedì 25 gennaio alle 15, invece, è in programma sempre presso la sede dell’Instituto Cervantes, la presentazione del libro edito dalla Biblioteca Nazionale di Spagna, “Malos libros: la censura en la España moderna”.
Interverranno María José Vega della Universitat Autònoma de Barcelona e Donatella Gagliardi dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. In quest’opera, di autori vari, si offre al lettore una riflessione sulla censura, sul suo impatto sul patrimonio bibliografico, sulla cultura e sulla storia intellettuale d’Europa. Si ripercorre la storia della censura, dalla compilazione del primo indice dei libri proibiti, promulgato a Parigi nel 1544, alla sua definitiva abolizione come strumento di coercizione e controllo nel 1790, fino all’avvento della libertà di stampa.
Sabato 27 gennaio alle ore 10 si inaugura a Villa Campolieto a Ercolano (Corso Resina, 283) la mostra dell’artista spagnolo Lluis Lleó, a cura di Maria Savarese, dal titolo “Pittore ad Ercolano”. Questa personale offre uno sguardo esaustivo sulla produzione più recente dell’artista originario di Barcellona e sulla sua maestria nell’uso delle tecniche miste, maturata nei trent’anni trascorsi a New York dove ha fatto propria la tradizione mediterranea dell’affresco romanico. Un dialogo tra radici europee e modernità americana che si sviluppa attraverso 35 opere, tra tele, carte, sculture su pietra e legno. La mostra resterà aperta fino al 10 marzo 2024 e si potrà visitare gratuitamente dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13.
Tra le attività programmate per il 2024 dall’Instituto Cervantes spicca il progetto “Artigianato e Design” realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Mercoledì 31 gennaio e giovedì 1 febbraio la designer e artista spagnola Candela Cort terrà un workshop e una conferenza presso la Fondazione Foqus (Via Portacarrese a Montecalvario, 69). Interverranno, tra gli altri, Giuseppe Gaeta (direttore Accademia Belle Arti), Ana Navarro Ortega (direttrice Instituto Cervantes), Enrica D’Aguanno (coordinatrice della Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa) e Maddalena Marciano (coordinatrice del Corso di Fashion Design e docente di design dell’accessorio). Candela Cort ha collaborato con importanti artisti come Eduardo Arroyo e ha portato il suo lavoro nel mondo dell’opera, con le sue creazioni per “O Corvo Branco” per la regia di Bob Wilson, musica di Philip Glass. Le sue creazioni sono state esposte al Museo del Traje, al Reina Sofía e al Museo Balenciaga.
Venerdì 2 febbraio l’Instituto Cervantes ospita alle ore 16,45 “Le nuove frontiere della narrativa spagnola”, incontro con Cristina Morales. La scrittrice originaria di Granada inaugura la XIII edizione del corso di traduzione letteraria per l’editoria, in dialogo con gli ispanisti Marco Ottaiano e Augusto Guarino (Università L’Orientale). Durante l’incontro, la scrittrice parlerà del suo rapporto con il testo, della diffusione della sua opera all’estero, del rapporto con i suoi traduttori e infine della censura nel mondo dell’editoria nelle sue molteplici forme. Autrice dei romanzi Lectura fácil (Premio Nacional de Narrativa 2019 e Premio Herralde de Novela 2018), Terroristas modernos, Introducción a Teresa de Jesús e Los combatientes, Cristina Morales ha lavorato come drammaturga per Sol Picó, Sara Molina e per il Teatro Nacional de Cataluña. Inoltre è membro della compagnia di danza contemporanea Iniciativa Sexual Femenina e produttrice del gruppo punk At-Asko.
Particolarmente ricca anche l’offerta formativa proposta dall’Instituto Cervantes, che comprende diversi corsi di lingua spagnola per tutti i livelli, dai principianti a quelli più avanzati, realizzabili sia in presenza che online. Sono previsti anche percorsi dedicati ai bambini e agli adolescenti, mentre alle scuole l’istituto offre corsi e laboratori adattati alle specifiche esigenze degli studenti, oltre che di preparazione alla certificazione DELE.
Insieme ai consueti corsi di letteratura spagnola e ispano-americana e a quelli di conversazione sull’attualità del mondo ispanico, sono in programma anche il corso speciale “Acquolina in bocca!” – un viaggio gastronomico attraverso la Spagna – e il laboratorio pratico di danza “Sevillanas”.
Fedele alla missione di creare ponti tra la cultura ispanica e quella locale, l’Instituto Cervantes di Napoli offre, inoltre, un corso sull’impronta spagnola nella società partenopea, con lezioni che si terranno in italiano e in napoletano.
Per maggiori informazioni e dettagli è possibile consultare l’offerta formativa sul sito https://napoles.cervantes.es.
L’Instituto Cervantes è l’istituzione creata dallo Stato spagnolo nel 1991 con l’obiettivo di promuovere l’insegnamento della lingua spagnola, diffondere la cultura spagnola e ispanoamericana e partecipare allo sviluppo degli scambi culturali in tutto il mondo. Ha sede a Madrid ed a Alcalá de Henares, città natale dello scrittore Miguel de Cervantes. Presente in 86 città di 45 paesi del mondo, ha 4 sedi in Italia: Roma, Milano, Palermo oltre a Napoli.
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