Il Museo Cappella Sansevero, in collaborazione con Off Gallery, presenta “HARAVEC | Gli esperimenti del principe di Sansevero nelle illustrazioni di Daniela Pergreffi”, che apre al pubblico mercoledì 31 gennaio.
L’evento, che apre al pubblico a ridosso del compleanno di Raimondo di Sangro VII principe di Sansevero (Torremaggiore, 30 gennaio 1710 – Napoli, 22 marzo 1771), celebra l’ingegno del grande pensatore del Settecento, spregiudicato e affascinante, sperimentatore instancabile, intellettuale outsider, vissuto con le sue idee in un’epoca tanto diversa e lontana da quella attuale, ma che, tuttavia, sembra collocarsi nella più stretta prossimità del nostro tempo.
Quattordici tavole a colori realizzate con l’intento di offrire, per la prima volta, una rappresentazione visiva dei principali esperimenti del principe di Sansevero e di esplorare in maniera inedita le geniali invenzioni di Raimondo di Sangro: i farmaci miracolosi, le gemme artificiali, il vetro colorato, il lume perpetuo, la riproduzione del miracolo di San Gennaro e tante altre.
La mostra, curata dalla direttrice del Museo Cappella Sansevero, Maria Alessandra Masucci, è ospitata nello spazio Off Gallery in via Raimondo di Sangro 20 (di fronte all’ingresso laterale della Cappella Sansevero).
In contemporanea, all’interno della navata della Cappella Sansevero sarà esposta l’illustrazione della carrozza marittima, affiancata all’incisione settecentesca originale.
La collaborazione con Off Gallery, spazio dedicato all’arte contemporanea curato da Beniamino Manferlotti, conferma lo spirito di apertura del Museo Cappella Sansevero nel promuovere nuovi progetti artistici che coinvolgono il territorio e le sue realtà culturali più dinamiche.
Oltre che ideatore del progetto iconografico dell’omonima Cappella e committente dei capolavori in essa custoditi, il principe di Sansevero fu infatti un letterato, un editore clandestino, primo Gran Maestro della Massoneria napoletana, ma soprattutto un prolifico inventore, un Haravec, come lui stesso si definisce nella sua principale opera letteraria, ricorrendo all’antica lingua degli Incas del Perù precolombiano: “Conviene all’Autore il nome d’HARAVEC, che, a rigorosamente disaminarne il significato, vale lo stesso che INVENTORE” (dalla “Lettera Apologetica dell’Esercitato Accademico della Crusca contenente la Difesa del libro intitolato Lettere d’una Peruana per rispetto alla supposizione de’ Quipu scritta alla Duchessa di S e dalla medesima fatta pubblicare”, Napoli 1750).
All’interno dei sotterranei del suo palazzo, in largo San Domenico Maggiore, il principe sperimentò nei più disparati campi delle scienze e delle arti: dalla chimica all’idrostatica, dalla tipografia alla meccanica, dalla pirotecnica alla medicina. Tuttavia, la sua concezione esoterica del sapere ha fatto sì che quasi tutti i “segreti” delle sue invenzioni – come scrisse Giuseppe Maria Galanti nel 1792 – “o sono morti con lui, o giacciono ignoti in qualche angolo della sua casa”.
Infatti, a causa delle poche testimonianze materiali, per reperire informazioni sulla poliedrica attività sperimentale di Raimondo di Sangro, è necessario attingere alle fonti, letterarie e d’archivio.
Daniela Pergreffi, a cui il Museo Cappella Sansevero ha commissionato le 14 illustrazioni, già in passato si era confrontata con la complessa personalità di Raimondo di Sangro, per la realizzazione del graphic novel Il segreto della Fenice (alós, 2017).
Il lavoro della Pergreffi è partito dallo studio dei documenti storici. L’assenza di riferimenti iconografici, bozzetti o schizzi ha reso la sua missione complessa e intrigante nel comprendere le tecnologie e i procedimenti nascosti dietro ai prodigi raccontati nei testi.
Attraverso il suo particolare metodo, che mescola segni manuali con impronte di oggetti quotidiani (chiavi, bulloni, tappi) e di materiali di recupero, l’artista elabora immagini connotate da un’atmosfera onirica, alimentando l’alone leggendario che circonda la figura del principe e lo colloca tra la Storia e il Mito.
La scelta del linguaggio dell’illustrazione è dettata dalla volontà di rivolgersi anche alle generazioni più giovani.
In occasione della mostra, infatti, il Museo dedicherà due giornate alla didattica con visite speciali per i gruppi scolastici: gli studenti saranno accompagnati in una visita a porte chiuse alla Cappella Sansevero e alla Off Gallery, alla scoperta delle sperimentazioni del principe.
Le visite didattiche, che si terranno martedì 20 febbraio e martedì 27 febbraio, possono essere prenotate attraverso il sito web del Museo.
La mostra sarà aperta al pubblico a partire dal 31 gennaio fino al 4 marzo, e sarà visitabile: per la prima settimana da mercoledì 31 gennaio a lunedì 5 febbraio; dalla settimana successiva sarà visitabile dal venerdì al lunedì (dalle ore 9:30 alle ore 18:30).
Ingresso libero alla Off Gallery (via Raimondo di Sangro, 20).
Ingresso a pagamento con obbligo di prenotazione al Museo Cappella Sansevero – info e tariffe su http://www.museosansevero.it.
Daniela Pergreffi
Emiliana, adottata da Napoli, disegna da sempre, privilegiando carte e altri materiali di recupero. Illustra per editori in Italia e all’estero, collabora col Corriere della Sera e i suoi inserti, espone le sue opere grafiche e pittoriche in mostre personali e collettive. Nel 2015 è invitata ad esporre presso l’istituto Italiano di Cultura di Varsavia. Alcune sue opere sono state acquisite da Hilton Hotel di Napoli e collocate in suites e lobbies. È l’interprete della città di Napoli nel recente progetto di Atlanti Babelici per la Biblioteca Errante del Mediterraneo. Insegna Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
OFF Gallery
Nel cuore del centro antico di Napoli, ad un passo dalla Cappella Sansevero, OFF Gallery nasce nel 2018 da un’idea di Beniamino Manferlotti, prima amante dell’arte e collezionista, poi gallerista. Una colonna greca, scoperta quasi per caso al suo interno, accoglie il visitatore in un luogo dal carattere forte, carico di memorie e suggestioni, dove il passato che affiora accoglie gli artisti contemporanei in mostra con sorprendente accondiscendenza. Nel 2022 nasce un nuovo spazio, a pochi passi dal primo, che offre un dialogo quotidiano con il pubblico e permette di ospitare altri sguardi e altri progetti site specific.
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