I disturbi alimentari non sono una scelta, ma purtroppo i fondi per le cure sembrano esserlo. Con quasi quattro milioni di persone che gridano la paura della propria malattia, la situazione è diventata critica.
L’incertezza del futuro e la protesta contro una decisione politica che mette a rischio ambulatori, terapie e cure sono diventate sempre più evidenti.
Le voci disperate delle persone affette dai disturbi alimentari gridano la propria preoccupazione per il futuro delle loro cure. La decisione politica di tagliare i fondi mette a rischio la vita di chi soffre di anoressia, bulimia o altri disturbi alimentari. È un grido di paura e disperazione contro una decisione che sembra mettere a rischio la loro guarigione e la loro stessa vita.
Le conseguenze di questi tagli sono drammatiche, soprattutto per chi soffre di disturbi alimentari. Gli ambulatori, le terapie e le cure che sono vitali per queste persone rischiano di essere compromesse.
La vita di chi digiuna o si abbuffa, per poi svuotarsi fino a morire, è direttamente messa a rischio da queste decisioni politiche.
È necessario trovare una soluzione a questa emergenza. Le persone affette da disturbi alimentari non possono permettersi di restare senza cure a causa di tagli ai fondi.
Le loro vite sono in pericolo e è fondamentale garantire loro l’accesso alle cure di cui hanno disperatamente bisogno.
Articolo pubblicato il giorno 15 Gennaio 2024 - 07:00