Secondo la tradizione popolare italiana, i giorni 29, 30 e 31 di gennaio, conosciuti come i ‘giorni della merla’, dovrebbero rappresentare il periodo più freddo dell’anno.
La credenza deriva da una leggenda che narra di una merla e dei suoi pulcini che, rifugiatisi in un comignolo durante un gelido inverno, videro il loro piumaggio bianco diventare grigio a causa della fuliggine al momento di uscire.
Nonostante questa antica credenza, la realtà scientifica non supporta l’idea che questi tre giorni siano effettivamente i più freddi dell’anno. Mentre potrebbero registrarsi leggere variazioni di temperatura rispetto al periodo precedente, non esiste una validazione scientifica a sostegno di questa convinzione popolare.
La tradizione dei ‘giorni della merla’ è strettamente legata a una sorta di predizione primaverile simile a quella del ‘giorno della marmotta’ negli Stati Uniti. Secondo questa credenza, se i ‘giorni della merla’ sono freddi, la primavera sarà bella, in un parallelismo con l’evento osservato il 2 febbraio negli USA, in cui la marmotta Phil esce dalla sua tana per predire il prolungamento o meno dell’inverno in base alla presenza o all’assenza della sua ombra.
In definitiva, pur conservando un forte valore tradizionale e folklore, i ‘giorni della merla’ rappresentano un’espressione della cultura popolare piuttosto che un fatto scientificamente comprovato.
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