Le sconcertanti immagini che ci giungono dal Parco Sommerso – Area Marina Protetta della Gaiola ci ripropongono una nota realtà, già troppe volte denunciata.
Accanto a un luogo di rara bellezza, scrigno di storia, cultura, leggenda, culla di biodiversità, ecco comparire ad ogni copiosa pioggia, un mare di plastica, rifiuti indifferenziati che inondano la spiaggia della Gaiola. Ancora una volta la Delegazione Napoletana di Marevivo urla la sua indignazione!
Nonostante siano stati approvati i primi Decreti Attuativi della Legge Salvamare, ancora nessun correttivo è allo studio; anzi proprio per Cala Badessa e lo Scolmatoio, i primi progetti presentati da Invitalia mirano ad aumentare la portata delle condotte presenti e a progettarne altre sommerse.
La Delegazione di Marevivo ha già denunciato la sua contrarietà a tali progetti. Nelle prossime settimane gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico, si riuniranno per valutare ulteriori alternative.
Allo stesso tempo, è assolutamente necessario che la transizione culturale si radichi nelle coscienze, perché si riduca drasticamente a monte la produzione di plastica e dei suoi derivati. Di questo siamo tutti responsabili ma anche attori protagonisti.
“Domani Marevivo sarà presente alla manifestazione che si terrà alla Gaiola, Area Marina Protetta voluta oltre venti anni fa proprio dalla nostra Fondazione, e si impegnerà affinché l’Autorità di Bacino si attivi nel dare esecuzione ai Decreti Attuativi anche attraverso un’opera di sbarramento lungo il corso d’acqua del fiume Stura” conclude l’Avvocato Mariagiorgia de Gennaro che segue costantemente le battaglie di Marevivo.
Articolo pubblicato il giorno 12 Gennaio 2024 - 19:12