Il gip del Tribunale di Napoli, nell’ambito dell’udienza preliminare, ha accolto la costituzione del Comune di Castellammare di Stabia come parte civile nel procedimento che coinvolge il clan Cesarano.
18 persone, erano state colpito da un’ordinanza di custodia cautelare nel luglio del 2023 e accusate di vari reati, tra cui associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, porto di arma clandestina e rapina.L’unica richiesta di costituzione di parte civile è stata avanzata dal Comune di Castellammare di Stabia, sciolto a causa di infiltrazioni della criminalità organizzata.
La commissione straordinaria che attualmente gestisce il Comune ha motivato la richiesta di costituzione come parte civile sottolineando l'”eclatante danno d’immagine” subito a causa della notizia, che ha ottenuto risonanza sui principali organi di stampa nazionale.La Commissione straordinaria ha scritto alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nel novembre scorso, esprimendo la necessità di essere informata su procedimenti giudiziari di rilevanza, al fine di presentare richieste formali di costituzione come parte civile.
L’obiettivo è proteggere l’Ente dai gravi impatti economici e sociali derivanti da reati commessi da esponenti di clan camorristici sulla comunità locale e sulla convivenza civile.Il prossimo 24 gennaio, il Comune presenterà una nuova istanza di costituzione come parte civile in un diverso processo legato alla camorra.
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Articolo pubblicato il giorno 12 Gennaio 2024 - 07:11