Beni per oltre un milione di euro sono stati sequestrati al boss di Ponticelli, Ciro Naturale detto ‘o mellone.
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Il seuqestro รจ stato effettuato dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e dal personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalitร Organizzata.
Il decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Ciro Naturale ritenuto elemento di spicco del clan camorristico โDe Micco-De Martinoโ, attivo nella zona est del capoluogo partenopeo.
Il provvedimento trae origine da indagini della Polizia di Stato, dirette dalla Procura della Repubblica, che lo scorso 14 settembre hanno portato allโadozione di unโordinanza di convalida del fermo e contestuale applicazione di misura cautelare nei confronti di Ciro Naturale, del figlio e del cognato, in quanto gravemente indiziati dei reati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, nonchรจ tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini erano state avviate a seguito di un agguato perpetrato in data 8 luglio 2023 nei confronti del boss elemento di vertice del sodalizio โDe Micco-De Martinoโ, ferito da numerosi colpi dโarma da fuoco allโaddome, alla clavicola e allโorecchio sinistro. Un agguato di chiara matrice camorristica e logicamente collegato ai contrasti tra clan rivali attivi nel quartiere di Ponticelli.
Ricoverato in ospedale, la vittima dellโagguato รจ poi tornata sul territorio dove, unitamente al figlio e al cognato, avrebbe intrapreso azioni intimidatorie, consumate anche con lโuso di armi da fuoco, nei confronti di soggetti che non avevano pagato rilevanti partite di droga per decine di migliaia di euro. Da qui la misura restrittiva, confermata in data 2 ottobre dal Tribunale del Riesame.
I successivi accertamenti economico-patrimoniali del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Napoli hanno fatto emergere significative incongruenze in un lunghissimo arco temporale (compreso tra il 2010 e il 2023) tra il valore dei beni nella disponibilitร del principale indagato (attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Avellino) e del suo nucleo familiare e i redditi dichiarati o le attivitร economiche svolte.
ย Sequestrati anche conti correnti intestati a prestanomi
Tale circostanza, sintomatica di unโillecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, รจ alla base del sequestro preventivo eseguito in data odierna, avente ad oggetto unโabitazione ad uso civile comprensiva di box auto, due autovetture e le giacenze sui rapporti bancari e finanziari nella disponibilitร dellโindagato, anche per interposta persona, per un valore complessivo stimato di circa 1 milione di euro.
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Articolo pubblicato il giorno 2 Gennaio 2024 - 10:22