C’è anche uno dei componenti della nota famiglia camorristica dei Buonerba di Forcella, meglio noti come i “Capelloni” tra i destinatari delle oltre dieci misure cautelari notificate dalla Polizia di Stato nel corso del blitz che ha visto coinvolto anche la zona delle cosiddette “Case Nuove”.
Il provvedimento dispone per 10 persone la custodia cautelare in carcere e per 3 gli arresti domiciliari. L’ordinanza compendia gli esiti di una attività di indagine esperita da personale della Squadra Mobile di Napoli, dei Commissariati Poggioreale e Vicaria-Mercato e coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, avviata nell’aprile 2023 a seguito della denuncia di un imprenditore edile di reiterate aggressioni a finalità estorsive da parte dei destinatari.
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L’indagine nata dalla denuncia di un imprenditore edile
Gli arrestati sono tutti componenti del clan Mazzarella e delle famiglie camorristiche federate come i Buonerba appunto e i Caldarelli. Sono tutti accusati a vario titolo di tentata estorsione e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso
Nell’ambito di un blitz anti camorra coordinato dalla Dda, figura anche il fratello di uno dei killer di Emanuele Sibillo, il baby-boss a capo della “paranza dei bimbi”, ucciso in un agguato il 2 luglio 2015, all’età di 20 anni.
L’agguato fu portato a termine in via Oronzo Costa a Forcella ribattezzata poi “la strada della morte”. Per quell’agguato sono stati condannati all’ergastolo il boss Gennaro Buonerba, Antonio Amoroso detto scapuzzedda e Luigi Criscuolo detto sby sby, tutti ritenuti appartenenti al gruppo dei Buonerba, detti capelloni. Andrea Manna, detto cioccolata invece, è stato condannato a 20 anni, mentre con l’abbreviato a marzo dell’anno scorso aveva incassato l’ergastolo.
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Articolo pubblicato il giorno 30 Gennaio 2024 - 09:46