“Di fronte alle recenti notizie riguardanti i potenziali cambiamenti nell’assetto societario futuro di Industria Italiana Autobus, riteniamo urgente la convocazione di un tavolo di crisi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sottolineiamo la necessità che qualsiasi futuro assetto societario includa anche una componente pubblica.
Inoltre, vogliamo precisare che ci opporremo con ogni mezzo a soluzioni che vedano come socio privato soggetti interessati esclusivamente a speculazioni di natura finanziaria”.
È quanto dichiara la Fiom-Cgil, che lancia l’allarme per l’azienda di produzione di autobus nata dalla fusione di Bredamenarinibus di Bologna e Irisbus di Flumeri. Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore mobilità, sottolinea la necessità di proteggere gli sforzi compiuti negli anni da sindacati, lavoratrici e lavoratori per mantenere in vita Industria Italiana Autobus negli stabilimenti di Bologna e Flumeri (Avellino).
Il sindacato dei metalmeccanici Cgil avverte che non permetterà a nessuno di vanificare gli sforzi fatti fino ad ora.
Articolo pubblicato il giorno 12 Gennaio 2024 - 13:57