Arzano – Costruzione nuova casa comunale tra veleni e defenestramenti di funzionari comunali “scomodi” trasferiti: l’appalto lievita di un milione di euro. Scattano le denunce al Prefetto. Il consigliere Gennaro Ferone: “Solo sperpero di denaro pubblico”.
Sta scatenando tanti dubbi e attenzioni da parte della Prefettura di Napoli la gestione dei fondi del PNRR per la costruzione della nuova casa comunale in via Napoli a seguito dell’abbattimento della vecchia struttura e dell’incarico di progettazione affidato, attraverso la CUC nolana agli associati Boeri, Suburbia, Perillo che, secondo il giornalista anticamorra Mimmo Rubio, l’affidamento a mezzo gara (gli unici partecipanti a possedere i requisiti è stata proprio l’Ati Boeri- Suburbia-Perillo), sarebbe stato già sulla bocca di tutti.
“Ma al prefetto chi dirà che la nuova casa comunale, con finanziamento del ministero degli Interni ottenuto dalla Commissione Straordinaria, e di cui si conosceva anzitempo già il progettista, il costo è lievitato di un altro milione di euro, arrivando ad un totale di previsione di spesa di 6.5 milioni di euro?” , ha precisato Rubio che denuncia anche dell’isolamento attuato contro funzionari comunali considerati scomodi perché ritenuti “collaboratori” dello Stato (forze dell’ordine e Magistratura).
Dubbi anche sulla relazione dello studio Boeri che ha, secondo quanto pubblicato in determina dal dirigente comunale Gianfranco Marino, certificato dell’esigenza di una variante. Ad affondare fendenti oltre al consigliere Salvatore Boreale il consigliere Gennaro Ferone.
“L’amministrazione Aruta “piange miseria” che non ha nemmeno un euro, per chiudere le buche per le strade della città, guarda caso esce fuori dal cilindro 1.041.558,69, di euro, per rimpinguare il progetto della Casa comunale, indebitando sempre più tutti i cittadini Arzanesi”. Perché sperpero di denaro pubblico? – prosegue Ferone.
La Casa comunale, sarà costruita tutta in superficie, togliendo e sciupando 7.500 Mq. di area ai cittadini, ex Tela Penelope e da premettere chissà il perché…Non si è avuto un confronto democratico sul progetto, con le opposizioni in nessuna commissione istituzionale in quanto in commissione si poteva discutere, per poter dare un servizio lungimirante ai cittadini, con oltre sei milioni di euro, ovvero 12 miliardi delle vecchio conio.
Non hanno previsto un parcheggio interrato, sia per gli autoveicoli comunali sia per i cittadini che si recheranno al comune, visto che oggi percorrere via Napoli è diventato impossibile”. Intanto, occhi puntati anche sulla ditta a cui verranno affidati i lavori.
Vincenzo Angrisani
Articolo pubblicato il giorno 9 Gennaio 2024 - 12:29