“Oggi, noi studenti del Liceo Alfonso Maria De Liguori insieme al Coordiamento KAOS abbiamo occupato il nostro istituto per porre fine al silenzio sulla questione biocidio”.
Lo scrivono in un comunicato gli studenti che protestano contro l’inceneritore, terra dei Fuochi e il biocidio.
“Anni fa, mentre la nostra classe dirigente tentava di nascondere la realtà, pochi coraggiosi dottorə realizzarono contro inchieste, scoprendo che chi nasce nel nostro territorio soffre di un indebolimento a livello del dna, una condanna dalla nascita a una probabilità molto più alta di contrarre tumori e di morire di tumore rispetto a unə cittadinə di qualunque altra Regione; difatti, Acerra fa parte del “Triangolo della Morte”, una zona nota per incidenza e mortalità dei tumori notevolmente più alta rispetto al resto d’Italia”, spiegano.
E poi aggiungono: “Dopo lo stanziamento di ulteriori 27 milioni di euro da parte della Regione all’inceneritore – Che potrebbero essere investiti per lavorare sulle ingenti problematiche ambientali, storiche e culturali che affliggono la nostra zona – noi studenti abbiamo preso coscienza della condizione drammatica in cui versa la nostra città e abbiamo sentito il bisogno di prenderci la scuola, uno spazio nostro ma aperto per confrontarci e organizzarci insieme contro il biocidio, la crisi climatica, contro l’incenerimento dei rifiuti, contro la classe dirigente della Regione Campania che pongono il loro guadagno sopra le vite dei cittadini.
Con questa occupazione vogliamo che il biocidio torni sotto i riflettori di tutta la regione, vogliamo che le rivendicazioni di noi studentə acquistino una forza e abbiano un impatto mediatico altrimenti impossibile. Pretendiamo una gestione diversa dello smaltimento dei rifiuti, basata sul riuso e sul riciclo e su una economia circolare di essi;
pretendiamo la fine delle politiche ecocide e di morte; pretendiamo la fine del silenzio da parte delle istituzioni circa il dramma della Terra dei Fuochi. Vogliamo che il governo nazionale e le istituzioni locali ci forniscano gli strumenti per lasciarci alle spalle la devastazione ambientale e gli strumenti per non doverla fronteggiare mai più. Proprio per questo ci vediamo tutti insieme il 13 gennaio a piazza Duomo alle ore 16,30″.
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