Non sono bastate le condanne e i Daspo inflitti ai tifosi del Sant’Antonio Abate squadra di calcio che milita nel campionato di Eccellenza Campania.
E così poco più di un anno dopo i violenti (non è il caso di chiamarli tifosi) sono entrati di nuovo in scena e questa volta lo hanno fatto in trasferta a Serino in provincia di Avellino dove alle 14,30 era in programma la gara valida per la 14esima giornata del girone A del Campionato di eccellenza tra Virtus Avellino e Sant’Antonio Abate appunto.
La partita è stata sospesa dopo le scene di violenza che si sono consumate sugli spalti dello stadio Renzulli di San Michele di Serino, quando i supportes arrivati in trasferta hanno iniziato a lanciare petardi e bottiglie di vetro in campo e verso i tifosi di casa.
L’arbitro si è visto costretto a interrompere la partita quando gli ultras hanno scavalcato le recinzioni che dividono i settori dello stadio e provato ad aggredire fisicamente i tifosi della Virtus Avellino, che non erano ultras ma bensì famiglie, bambini e anziani.
All’arrivo delle forze dell’ordine è stata ripristinata la calma ma i calciatori della Virtus non hanno voluto proseguire la partita, preoccupati per le condizioni dei figli, delle mogli e dei familiari che erano allo stadio.
Il Sant’Antonio Abate ha diffuso un comunicato stampa nel quale si afferma: “In merito agli addebiti che gratuitamente il D.G. Annino Cucciniello della Virtus Avellino ci attribuisce, attendiamo in fiduciosa attesa le determinazioni del giudice sportivo che deciderà su documenti ufficiali e non su illazioni gratuite e video pubblicati ad hoc e di parte; oltre che ai richiami, al quanto meschini e subdoli, dei video pubblicati sulla loro pagina ufficiale, che non fanno altro che buttare benzina sul fuoco e generare odio.
Inoltre la società Sant’Antonio Abate 1971 si riserva di querelare chiunque strumentalizzi il nome della società a proprio piacimento.
Inoltre per dovere di cronaca è stata la tifoseria di casa ad istigare la tifoseria ospite con lancio di bottiglie come si evince dai video pubblicati da loro stessi oltre che a sputare sui nostri calciatori in campo oltre che a minacciarli.
Inoltre dopo 5 minuti dalla sospensione del match effettuata dal direttore di gara, lo stesso invitava i due capitani a riprendere il match in quanto vi erano tutte le condizioni, ma il capitano di casa si rifiutava e l’arbitro sanciva la fine del match.
Questo spiacevole evento non deve essere assolutamente usato come pretesto. Pertanto la società Sant’Antonio Abate 1971 riporterà i fatti accaduti nelle sedi opportune di giustizia.
“Quanto accaduto è vergognoso. I colpevoli di queste violenze vanno individuati rapidamente e condannati con il daspo a vita. Non devono esserci sconti e attenuanti perché chi pensa di aggredire famiglie, anziani e bambini per una partita di calcio del campionato di eccellenza non sa cos’è lo sport e va allontanato per sempre dagli stadi
. I tifosi del Sant’Antonio Abate si sono già macchiati in passato di comportamenti simili, solo pochi giorni fa sono arrivate le condanne per gli scontri che si sono consumati sul terreno di gioco durante la partita Sant’Antonio Abate – Ercolanese del settembre dello scorso anno. Un brutto segnale che indica un’unica soluzione, pugno di ferro contro i violenti e tolleranza zero”. Questo il commento del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
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