Dall’introduzione della norma che punisce la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, il cosiddetto revenge porn, si sono verificati complessivamente 4.821 reati. Il 69% delle vittime è di genere femminile.
Esaminando il periodo gennaio – settembre 2023, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente si registra un numero di delitti sostanzialmente sovrapponibile (+1%).
Le vittime sono prevalentemente donne (69%), di cui il 17% minorenni e l’87% italiane. Le regioni in cui si sono verificati più casi sono la Lombardia, la Campania e la Sicilia. Violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento
Dall’entrata in vigore della legge, sono stati registrati 9.010 violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L’82% delle vittime è di genere femminile.
Tra gennaio e settembre 2023 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente tali violazioni mostrano un decremento del 4%, passando da 1.878 a 1.806.Le regioni in cui si sono registrate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio e la Lombardia.
I casi di costrizione o induzione al matrimonio non sono numerosi in assoluto, ma nei primi 9 mesi di quest’anno, rispetto ai primi 9 mesi dell’anno scorso, segnano un significativo incremento del 45% (da 11 a 16 casi).
Dall’entrata in vigore della norma, si sono registrati 69 episodi di costrizione o induzione al matrimonio. L’88% delle vittime è di genere femminile, di cui il 33% minorenne e il 65% straniera.
Sempre nei primi 9 mesi del 2023, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso si rileva un decremento del 14% (da 81 a 70 casi).
Dall’entrata in vigore della nuova legge, su 346 delitti commessi, l’incidenza delle vittime di genere femminile è del 23%; di queste, il 13% risulta essere minorenne e il 62% italiana.
I dati analizzati dal Servizio Analisi Criminale confermano che la violenza contro le donne è un fenomeno ancora molto diffuso in Italia.In particolare, la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti è un reato che colpisce soprattutto le donne, spesso minorenni.
Le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento sono un altro fenomeno preoccupante, che può portare a gravi conseguenze per le vittime.
Infine, i casi di costrizione o induzione al matrimonio, pur essendo meno numerosi, sono comunque un’importante forma di violenza contro le donne. È necessario continuare a lavorare per contrastare questi fenomeni e per garantire la sicurezza e la tutela delle donne.
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