La richiesta del procuratore speciale Jack Smith di pronunciarsi in tempi rapidi sull’immunità presidenziale invocata da Donald Trump nel procedimento a suo carico per l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 è stata respinta dalla Corte Suprema degli Stati Uniti.
Il procuratore speciale aveva chiesto di valutare con urgenza la sussistenza o meno dell’immunità, bypassando il normale procedimento che passa per le Corti d’appello, citando come precedente il processo a Richard Nixon del 1974, in cui l’ex presidente fu costretto proprio dalla Corte Suprema a consegnare documenti della Casa Bianca. Come di consueto, i giudici non hanno motivato pubblicamente la sentenza.
La bocciatura dell’esame accelerato rappresenta una vittoria per il tycoon, che aveva chiesto una decisione in questo senso: a questo punto è probabile che l’inizio del processo a Washington slitterà oltre il 4 marzo 2024, il giorno precedente al “Super Tuesday” delle primarie repubblicane.
E’ il giorno in cui va al voto il maggior numero di Stati. Trump, che corre per un nuovo mandato alla presidenza, sta cercando di rinviare i quattro procedimenti penali a cui è sottoposto a dopo le elezioni di novembre.
A Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno si piange la morte del 24enne Antonio D’Arcangelo… Leggi tutto
Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto
Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto
Domani, 23 dicembre, alle ore 10:00 su Rai 1, il programma “Storie Italiane”, condotto da… Leggi tutto
La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto
Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto