A novant’anni esatti dal primo restauro da parte di Giulio Raccagni, la Testa di Apollo, ‘icona’ della città di Salerno, rivive in due progetti centrati su digitalizzazione, animazione e attualizzazione dello straordinario manufatto.
Si tratta di ‘Apollo 4.0’ della Fondazione di Comunità Salernitana e ‘Around Apollo’ dell’associazione Duna di Sale, risultati tra i vincitori del bando Tocc (transizione digitale organismi culturali e creativi) del Ministero della Cultura con fondi Pnrr.
Con ‘Apollo 4.0’, partendo dalla digitalizzazione della scultura, si potranno elaborare opere d’arte sia digitali che materiali, attraverso animazioni computerizzate, video mapping e stampa 3D. Il progetto punta a rendere fruibile a tutti la testa bronzea del dio, parte superstite di una statua realizzata con la tecnica della fusione a cera persa, trovata nel dicembre 1930 nelle acque del golfo di Salerno, datata circa alla prima metà del I secolo avanti Cristo e collocata nel Museo Archeologico della città. Prevede anche la realizzazione di un manufatto copia dell’opera a uso di persone ipovedenti.
Per la conservazione del bene, il progetto prevede la stabilizzazione del microclima della sala espositiva che accoglie la testa bronzea di Apollo, attraverso l’installazione di sensori ad alta tecnologia. Il progetto si evolverà con la realizzazione di una avventura grafica, un videogioco target 6-11, da promuovere nelle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni all’apprezzamento del proprio patrimonio storico artistico e culturale.
Sarà pubblicato anche un volume che illustri, step by step, lo sviluppo digitale del progetto. La testa di Apollo diventa protagonista anche di un’app turistico-culturale che guiderà il visitatore in un tour inedito tra i monumenti e il paesaggio verticale, tra cielo e mare, di Salerno, attraverso contenuti multimediali inediti, realizzati ad hoc.
Le tappe dell’itinerario comprendono il Museo provinciale, piazza della Libertà, la Stazione marittima, la villa comunale, il teatro Verdi, il Giardino della Minerva, il Tempio di Pomona e il complesso di San Pietro a Corte. In conclusione, la Testa di Apollo a Salerno si appresta a rivivere attraverso progetti all’avanguardia che utilizzano la tecnologia digitale per rendere accessibile e apprezzabile il patrimonio culturale e artistico della città.
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