Diretto da Nu’Tracks, venerdì 15 dicembre alle ore 21.00, arriva sul palco del teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), “Tazenda Trio 2023”.
Il live, che rientra in una parte del più ampio “Tazenda project 2023”, è uno spettacolo intimo e crudo con una produzione essenziale, caratterizzato in particolare dai luoghi ai quali è rivolto, ovvero siti archeologici, parchi naturali, piccoli borghi o teatri in cui sarebbe impossibile produrre lo spettacolo rock che normalmente li caratterizza.
Sul palco gli storici fondatori del gruppo Gigi Camedda al piano e Gino Marielli assieme al nuovo frontman Nicola Nite alle chitarre ad accompagnare le loro tre voci. Il trio eseguirà il meglio del repertorio ormai ultratrentennale della band, riproponendo in chiave acustica tutti i brani storici che hanno fatto conoscere e apprezzare i Tazenda fin dal 1990. Si tratta di uno spettacolo dal forte impatto emozionale ed artistico; concerti in cui la vicinanza, l’intimità col pubblico e la suggestione dei luoghi saranno il vero e proprio tratto saliente.
“Tre microfoni, due chitarre acustiche e un pianoforte. Questa è la formula che ci avvicina di più alla gente – racconta la band -. Quando siamo ispirati, si vola, ci si commuove, si apre il cuore e si canta. È sempre una celebrazione collettiva della sardità, anche per i non sardi”.
Nel corso dello spettacolo Gigi, Gino e Nicola parlano, improvvisano, si raccontano e mostrano quel lato delle loro personalità che pochi conoscono. Scherzano e svelano segreti, raccontano aneddoti e gemme per i fan più curiosi. Come non emozionarsi con la sempre purtroppo attuale Pitzinnos in sa gherra, l’omaggio dolcissimo e crudele a tutti i bambini costretti a vivere nella e di guerra; o non ballare con Nanneddu meu. Carrasecare fa tornare tutti indietro nel tempo e Mamoiada riaccende la nostalgia nei sardi della diaspora.
E poi, immancabile, c’è Spunta la luna da monte, brano iconico, versione in italiano della canzone Disamparados, scritta da Luigi Marielli, componente dei Tazenda, che la affidarono ancora inedita a Pierangelo Bertoli per presentarla al Festival di Sanremo 1991. Non può mancare No Potho reposare, inno d’amore senza tempo, brano della tradizione popolare sarda reso immortale dai Tazenda prima e da una celebre interpretazione al suo ultimo concerto di Andrea Parodi. E poi c’è il tuffo nel mondo della spiritualità con la mistica La ricerca di te. Ancora, l’allegra-amara No la giamedas Maria e l’inno alla natura e alla Sardegna Madre Terra.
Poi, il duo Tazenda-Ramazzotti che ha raggiunto il primo posto in classifica con Domo mia e la amatissima Cuore e vento, con gli amici Modà, che presto è diventata un nuovo canto da condividere con il pubblico. E poi c’è l’amicizia personale e musicale condivisa con Fabrizio De André che ritroviamo in Monti di Mola. Altra illustre e toccante collaborazione, oltre a Bertoli, Maria Carta, Renga, Ramazzotti, Grignani, Modà.
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