Qualiano. Prima picchia la compagna davanti al figlio di tre anni poi si presenta in caserma dai carabinieri e cerca di giustificare la sua violenza con la gelosia. Ora dovrà riflettere in carcere sul suo comportamento.
Per la donna è la fine di un incubo. E’ il breve racconto dell’ennesimo atto di violenza nei confronti delle donne, e, purtroppo non sarà l’ultimo.
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E’ accaduto a Qualiano alle porte di Napoli. Una relazione fatta di violenza tra una donna di 26 anni e un uomo di 24 anni con un figlio di tre anni spesso testimone di quelle violenze.
Il motore delle liti è la gelosia, quella del 24enne che teme il tradimento. In tarda serata l’ennesima discussione. Si alza la voce, si alzano le mani.L’uomo schiaffeggia la compagna in volto, la strattona, la insulta. Le tira i capelli, poco importa che il piccolo assiste inerme e spaventato all’aggressione.
La 26enne teme il peggio, agguanta il telefono e corre verso il balcone. Quando è fuori grida aiuto e digita 1-1-2 sullo smartphone. Fa in tempo a fornire l’indirizzo ma non riesce a raccontare tutto. Il compagno le strappa il telefono, interrompe la chiamata e la spinge di nuovo. Poi esce di casa.
Il bambino è inconsolabile. Piange a dirotto, come la mamma.I carabinieri arrivano sul posto in pochi istanti. Si ritrovano difronte una donna col volto livido, parte del cuoio capelluto strappato. Il piccolo che ancora piange.
Il 24enne dopo aver picchiato la compagna si presenta in caserma e si “giustifica” parlando di gesto di gelosia
La accompagnano in Ospedale dove le vengono diagnosticate lesioni guaribili in 15 giorni. Poi raccolgono la sua denuncia.
Intanto il 24enne si presenta in caserma. Prova a giustificare il suo comportamento, ammette la sua gelosia. Non basta. Scattano manette e arresto. Ora è in carcere, in attesa di raccontare al giudice la sua versione.
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Articolo pubblicato il giorno 3 Dicembre 2023 - 09:01