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Nola, aggredisce la moglie separata nel parcheggio del supermercato: arrestato

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Un uomo di 62 anni è stato arrestato dai carabinieri di Nola per maltrattamenti in famiglia. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando alcune persone hanno chiamato il 112 per segnalare una lite in corso nel parcheggio di un supermercato.

I carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno trovato una donna di 32 anni con in braccio una bambina di 6 anni. La donna era visibilmente spaventata e raccontava di essere stata aggredita dall’uomo, che era ancora presente sul luogo.

I militari hanno bloccato l’uomo e lo hanno portato in caserma per gli accertamenti. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di ricostruire una situazione familiare drammatica.

La donna e l’uomo sono stati insieme per 12 anni e hanno avuto due figlie. Da gennaio di quest’anno la relazione si è interrotta, ma i due hanno deciso di rimanere a vivere insieme per il bene delle figlie.

A quel punto il comportamento dell’uomo è diventato sempre più aggressivo e violento. La donna ha subito ripetute minacce e violenze, sia fisiche che verbali. Infine, la donna ha deciso di lasciare l’uomo e di trasferirsi in Puglia. L’uomo, però, non ha accettato la separazione e ha iniziato a perseguitarla.

In più occasioni si è presentato sul luogo di lavoro della donna, creandole un clima di terrore.La donna ha denunciato l’uomo due volte e i carabinieri hanno raccolto le prove delle aggressioni subite dalla donna.

 L’uomo aveva anche picchiato il padre della donna

In un’occasione l’uomo ha anche picchiato il padre della donna, che è stato costretto a stare a riposo per 30 giorni. L’uomo è ora in carcere in attesa di giudizio.

La storia è emblematica di un fenomeno, quello della violenza sulle donne, che è ancora molto diffuso. È importante che le donne vittime di violenza trovino il coraggio di denunciare, perché solo in questo modo si può mettere fine a questo dramma.

Ecco alcuni consigli per le donne vittime di violenza:

Non abbiate paura di denunciare. La violenza non è mai giustificata e c’è un aiuto a disposizione.
Contattate un centro antiviolenza o un servizio di ascolto.
Parlate con qualcuno di cui vi fidate, come un amico, un familiare o un terapista.
Ricordate che non siete sole. Ci sono persone che vi vogliono aiutare.

@riproduzione riservata


Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2023 - 11:47



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