La Guardia di Finanza di Napoli sta notificando un invito a dedurre a 13 persone ritenute responsabili di un danno erariale di circa 90 milioni di euro derivante dalla irregolare gestione del servizio idrico integrato in 76 comuni delle province di Napoli e Salerno.
Le indagini hanno permesso di accertare, negli anni dal 2013 al 2018, la violazione della normativa ambientale nazionale che imponeva, tra le varie, il trasferimento di tutte le opere e infrastrutture idriche, gestite dalla Regione Campania, alla societร concessionaria, la quale ne doveva assumere i relativi oneri, nel rispetto dei principi di efficacia, di efficienza e di economicitร .
Nonostante molteplici incontri, atti e delibere che stabilivano modalitร e tempistica del trasferimento delle citate opere, la Regione Campania e la societร concessionaria non hanno mai concretizzato quanto concordato, ad eccezione del trasferimento di pochissimi impianti.
Il mancato trasferimento in concessione d’uso delle opere regionali al concessionario, da un lato, non ha permesso l’efficientamento del servizio idrico integrato e, dall’altro, ne ha fatto indebitamente e dannosamente ricadere i costi di gestione sul bilancio regionale gravando sulla fiscalitร diffusa regionale e non sulla fiscalitร diretta (la tariffa). In sostanza, la Regione Campania si รจ accollata, nel tempo, costi che avrebbero potuto trovare copertura nella tariffa da applicare all’utenza, con gravi ripercussioni sulle finanze regionali.
Articolo pubblicato il giorno 22 Dicembre 2023 - 12:35