<em>“Il suo sacrificio ha scosso quella parte di città che finge di credere che certi fenomeni riguardino solo la Napoli dei vicoli. Si è scoperta esposta, vulnerabile, e ha alzato la voce”.
A parlare in una intervista pubblicata oggi da La Stampa é Franco Cutolo, regista e autore e padre di Giovan Battista Cutolo il musicista 24enne tragicamente ucciso a Napoli durante una rissa con una baby gang nel mese di agosto.
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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato la consegna della medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria dei genitori. La cerimonia si svolgerà oggi alle ore 11 presso la Prefettura di Napoli. Il padre di Giovanbattista, Franco Cutolo, regista e autore, ha espresso apprezzamento per il riconoscimento dello Stato al sacrificio del figlio, considerandolo un segnale importante.
Nell’intervista a La Stampa, ha sottolineato che il gesto ha fatto emergere la vulnerabilità della città, esortando il ministro a contribuire al miglioramento della situazione a Napoli. Cutolo ha evidenziato le sfide della città, inclusi problemi di controllo del territorio, ritardi scolastici e la responsabilità delle famiglie.
“Credo sia un segnale importante, lo Stato c’è e il sacrifico di mio figlio è stato riconosciuto”. E ancora: “Se me ne sarà offerta l’opportunità di parlare col ministro gli chiederò di aiutare questa città, perché Napoli sta messa male, malissimo”, “ci sono tanti altri problemi, dal controllo del territorio ai ritardi della scuola, ma il punto centrale rimane la responsabilità delle famiglie”.
“Il padre e la madre del ragazzo che ha ucciso Giovanbattista sono lì che inneggiano al loro figlio, che girava con un’arma e non si è fatto scrupolo di usarla”. “Io non sono classista ma bisogna chiamare le cose con il loro nome, qua si parla di bestie e dunque c’è poco da fare, se si vuole salvare i bambini occorre portarli in salvo, lontano dalla ferocia e dall’inciviltà. Ma lei sa che i pochi assistenti sociali del Comune hanno paura anche solo ad avvicinarsi a certe case e a certi vicoli?”
Franco Cutolo ha presentato un documentario sugli scugnizzi di Napoli negli anni ’80
Franco Cutolo ha recentemente presentato un documentario incentrato sugli “scugnizzi” di Napoli, sottolineando le differenze tra le difficoltà affrontate da giovani come quelli negli anni ’80 e la situazione attuale, considerata peggiorata.
“Erano molto diversi da quelli che tirano l’alba oggi, loro erano costretti dalla fame, per questi qui è solo un passatempo. Basta vedere il mio film per rendersene conto. E mi lasci dire una cosa che non mai detto. Nonostante siano passati 40 anni è stato molto difficile convincerli a parlare, e sa perché? Perché nessuno di loro è diventato un camorrista, anzi, hanno tutti trovato un lavoro e sono oggi delle persone perbene che si sentono in imbarazzo a rivedersi nei panni di piccoli venditori di sigarette di contrabbando o ladruncoli. Il loro pudore è la più lampante dimostrazione di quanto la situazione sia cambiata. In peggio”.
Ha infine annunciato un concerto il 17 dicembre nel Duomo di Napoli, con la partecipazione di diverse orchestre giovanili, incluso l’Orchestra Scarlatti Camera Young di Napoli, dove suonava il corno il figlio Giovanbattista, e di altre tre orchestre giovanili: quella del Teatro Massimo di Palermo, della Accademia “Santa Cecilia” di Roma e del Teatro alla “Scala” di Milano.
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Articolo pubblicato il giorno 1 Dicembre 2023 - 08:03 / di Cronache della Campania