Durante la scorsa notte, un agguato è avvenuto a Piazza Carlo III, coinvolgendo due giovani di 21 anni, una giovane donna in gravi condizioni e Ciro Vecchione, ex attore del film “La paranza dei bambini”, ferito.
Gli aggressori, in sella a uno scooter, hanno aperto il fuoco sull’auto in cui si trovavano i due giovani nei pressi di Piazza Carlo III, diretti verso piazza Cavour. I feriti sono stati trasportate all’ospedale Pellegrini di Napoli, con la giovane donna in condizioni più gravi, la cui prognosi non è stata ancora rilasciata.
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La dinamica dell’agguato- riportato da Fanpage- è ancora incerta, ma le modalità suggeriscono un possibile regolamento di conti di stampo camorristico. Ciro Vecchione aveva già subito un agguato nell‘agosto del 2021 nel rione Sanità.
Anche nei Quartieri Spagnoli, che hanno vissuto un periodo di rinascita, si è verificato uno sparo tra i vicoli. Un uomo di 51 anni, noto alle forze dell’ordine, si è presentato al pronto soccorso dei Pellegrini con una ferita d’arma da fuoco al tallone del piede destro.
Quattro feriti nella sparatoria: tutti giovanissimi, c’è anche una ragazza
Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, esprime preoccupazione per la situazione e sottolinea la necessità di affrontare il problema della violenza in città. Propone l’istituzione di un tavolo per la sicurezza del territorio e la modifica del codice penale per assicurare che criminali senza scrupoli affrontino pene severe e durature.
“Napoli nonostante il periodo d’oro che sta vivendo- sotto alcuni aspetti- sta cadendo nel baratro. Sembra un controsenso ma è così. La città è in balia delle ‘paranze dei bambini’, delle baby-gang che sparano per un nonnulla, dei clan che, ogniqualvolta rompono una tregua (come ai Quartieri Spagnoli), fanno fuoco tra le strade rischiando di colpire persone innocenti”, commenta il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
“E sembra invece che per alcuni siamo noi che diamo l’allarme ad essere i nemici della città( se non si celebrano in ogni istante il folklore e le nostre unicità allora si viene etichettate come infangatori) e non camorristi, criminali e pistoleri impazziti. Pur di risultare antipatici ed impopolari, però, noi non ci stiamo a restare immobili e in silenzio mentre le nostre strade vengono lastricate di piombo e sangue. Si istituisca un tavolo per la sicurezza del territorio e si modifichi una volta per tutte il codice penale la strada che la giustizia deve seguire affinché folli e criminali senza scrupoli finiscano in galera restandoci a lungo.”
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Articolo pubblicato il giorno 11 Dicembre 2023 - 13:16