Ryan O’Neal, morto all’età di 82 anni, è stato una delle star più importanti del cinema degli anni ’70. Il suo volto, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, è diventato familiare al grande pubblico grazie a film come “Love Story”, “Paper Moon – Luna di carta” e “Barry Lyndon”.
O’Neal nasce a Los Angeles nel 1941 da una famiglia del mondo del cinema. Il padre, Charles “Blackie” O’Neal, è un romanziere e sceneggiatore, mentre la madre, Patricia O’Callaghan, è un’attrice.
Dopo un inizio di carriera come stuntman in telefilm, O’Neal ottiene piccole parti come attore in serie tv come “General Electric Theater”, “Gli intoccabili”, “Il virginiano”, “Io e i miei tre figli”. Nel 1962 diventa co-protagonista del western “Empire” ambientato nel Nuovo Messico.
Nel 1964 O’Neal ottiene il ruolo di Rodney Harrington nella soap opera “Peyton Place”, che lo rende un volto popolare del piccolo schermo.
Il successo arriva nel 1970 con “Love Story”, un film romantico che racconta la storia d’amore tra Oliver Barrett IV (O’Neal) e Jennifer Cavalleri (Ali MacGraw). Il film è un successo clamoroso a livello internazionale e O’Neal viene candidato all’Oscar come miglior attore protagonista.
Nel 1973 O’Neal recita in “Paper Moon – Luna di carta”, un film western in cui interpreta Moses Pray, un truffatore che si finge padre di una bambina orfana (Tatum O’Neal, figlia dell’attore). Il film è un altro grande successo e Tatum O’Neal vince l’Oscar come miglior attrice non protagonista.
Nel 1975 O’Neal viene scelto da Stanley Kubrick per interpretare il protagonista di “Barry Lyndon”, un film epico ambientato nell’Inghilterra del XVIII secolo. Il film è un successo di critica, ma non ottiene il successo commerciale sperato.
Negli anni successivi O’Neal continua a lavorare come attore, ma non riesce a replicare il successo di “Love Story”. Interpreta diversi film, tra cui “Ma papà ti manda sola?” (1972) con Barbra Streisand, “Quell’ultimo ponte” (1977) con Richard Attenborough e “Driver l’imprevedibile” (1978) con Walter Hill.
Nella vita privata O’Neal ha avuto una relazione travagliata con tre dei suoi quattro figli, Tatum, Griffin e Redmond. Ha avuto anche problemi di droga e alcol.
Negli anni ’80 O’Neal inizia una relazione con l’attrice Farrah Fawcett, che dura per oltre trent’anni. I due si lasciano diverse volte, ma si rimettono sempre insieme. Nel 1985 hanno un figlio, Redmond.
Fawcett muore di cancro nel 2009. O’Neal è devastato dalla perdita della compagna e la sua vita privata diventa ancora più difficile.
Negli ultimi anni O’Neal continua a lavorare come attore, ma la sua salute comincia a peggiorare. Nel 2001 gli viene diagnosticata la leucemia, da cui guarisce. Nel 2012 gli viene diagnosticato il cancro alla prostata.
Un’icona del cinema tormentata
Ryan O’Neal è stato un’icona del cinema degli anni ’70. Il suo volto, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, è diventato familiare al grande pubblico grazie a film come “Love Story”, “Paper Moon – Luna di carta” e “Barry Lyndon”.
O’Neal era un attore talentuoso, ma la sua vita privata è stata spesso tormentata. I suoi problemi con la droga e l’alcol, la sua relazione travagliata con i figli e la morte della compagna Farrah Fawcett hanno contribuito a oscurare la sua carriera.
Nonostante tutto, O’Neal è stato un’importante figura del cinema americano. I suoi film sono ancora oggi considerati dei classici e la sua interpretazione in “Love Story” è una delle più iconiche della storia del cinema mondiale.
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Articolo pubblicato il giorno 9 Dicembre 2023 - 09:13