Dopo la vergogna dei messaggini dal carcere tra l’assassino di Giovanbattista Cutolo e i suoi parenti, si apre una nuova pagina di arroganza criminale espressa tramite social.
La madre dell’assassino, insieme ad altri familiari, ha insultato pesantemente e minacciato tutti coloro che chiedono giustizia per Giò Giò.Le frasi sono esplicite ed irripetibili. Chi sostiene che serve una giusta pena per chi ha ucciso senza pietà un giovane indifeso viene insultato e minacciato.
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“Se hai le palle vieni da vicino a dire queste cose”. “Lo difenderemo fino all’ultimo, a fare una brutta fine sarai tu”. Si tratta di una strategia criminale ben definita. Dietro questi atteggiamenti si nasconde una strategia criminale ben definita. I clan vogliono intimidire, offendere, minacciare, per evitare di perdere controllo sul territorio.
Borrelli: “Dobbiamo sconfiggere questo cancro che si nutre di paura, omertà e violenza”
“La Polizia Postale deve monitorare attentamente questi fenomeni. Noi ci batteremo sempre contro tutte le manifestazioni criminali, siano esse digitali o materiali come la realizzazione di murales e altarini della camorra.
Siamo indignati per questi nuovi episodi di arroganza criminale – ha dichiarato il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli -. La madre dell’assassino di Giò Giò, insieme ad altri familiari, ha dimostrato una totale mancanza di rispetto per la vittima e per la sua famiglia. I loro insulti e minacce sono un atto di sfida nei confronti dello Stato e della società civile. Chiediamo alla Polizia Postale di intervenire con fermezza per fermare questi criminali che vogliono intimidire e minacciare tutti coloro che chiedono giustizia”.
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Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2023 - 15:26