Il commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, ha parlato del suo impegno con la squadra azzurra, della prossima edizione degli Europei in Germania e del momento storico che stanno vivendo i giovani.
“La maglia azzurra è un dono che ci viene dato – ha detto Spalletti -. Non possiamo tirarci indietro, dobbiamo sentirci parte di qualcosa e dare un senso alla vita. L’impegno deve essere costante e continuo, perché facciamo parte di una Nazionale e dobbiamo evidenziare dei valori”.
Spalletti ha poi parlato del prossimo Europeo: “Arriveremo da campioni in carica e non ci deve interessare se qualcuno crede o meno in noi. I calciatori devono credere in loro stessi. Immaginiamo che nessuno dei nostri avversari sarà felice di incontrare l’Italia. Poi noi dobbiamo fare quello che è il nostro dovere in campo. Vogliamo essere ricordati da tutti per essere una squadra che ha giocato un calcio feroce e coraggioso, andando ad affrontare viso a viso gli avversari”.
Il commissario tecnico ha poi affrontato il tema del rapporto tra giovani e mondo virtuale: “C’è l’insidia del mondo virtuale a quello corporeo fatto di abbracci veri. Ad alcuni giocatori piace più il fantacalcio che il calcio, bisogna capire prima le differenze e noi stiamo lavorando in questo senso”.
Il Ct della Nazionale ha parlato anche di Mihajlovic
Infine, Spalletti ha ricordato Sinisa Mihajlovic, di cui oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa: “Ho tanti ricordi di Sinisa. È stato un avversario leale che aveva a cuore l’impegno sportivo. Il gioco e la bellezza del calcio per lui erano centrali e quando ha giocato contro il Napoli mi ha detto che sarebbe stato contento se avessimo vinto noi lo scudetto”.
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Articolo pubblicato il giorno 16 Dicembre 2023 - 13:17