Il bambino di Ischia è stato “preso” in presenza delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco. Anche il sindaco del comune di Lacco Ameno, di Ischia, era presente.
L’udienza al Tribunale di Napoli, prevista per decidere del prelevamento e collocamento del minore in casa famiglia, si è svolta ieri. La madre aveva presentato una denuncia per molestie sul bambino da parte del padre biologico, ma il procedimento era stato archiviato.
I servizi sociali avevano considerato la madre “alienante” e ostacolante alla bigenitorialità, poiché il bambino manifestava timore e rifiutava di vedere il padre, mostrando forti disagi durante gli incontri protetti.
La madre di Ischia aveva presentato ricorso al provvedimento, respinto dopo che circa un mese fa era stata accolta la sospensiva. Questo aveva generato un ampio movimento di sensibilizzazione e supporto alla madre da parte della società civile, dei centri antiviolenza e delle psicologhe del Protocollo Napoli.
Un gruppo di cittadini, mamme e familiari si era riunito sotto la casa del bambino, tra le grida disperate del piccolo e le richieste d’aiuto della madre che chiedeva soccorso dalle finestre. Il bambino, affetto anche da una patologia, aveva gridato con tutte le sue forze. L’avvocato Girolamo Andrea Coffari, contattato dalla Dire, ha richiamato l’attenzione sull’ordinanza 9691/2022, che sottolinea che “prendere con la forza un bambino che rifiuta di vedere il padre per ripristinare la bigenitorialità e strapparlo alla madre significa essere fuori dallo stato di diritto”.
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Articolo pubblicato il giorno 2 Dicembre 2023 - 08:36