Un’indagine della Guardia di Finanza ha portato alla denuncia di 39 persone per false attestazioni e danni erariali.
Le indagini sono partite da alcune segnalazioni di istituti scolastici che avevano riscontrato anomalie nelle posizioni lavorative di alcuni dipendenti Ata.
Dai controlli è emerso che le persone denunciate avevano falsamente attestato il possesso di titoli culturali, professionali o di servizio per ottenere l’assunzione con contratti a tempo determinato.
In particolare, i diplomi erano stati falsificati da quattro istituti scolastici campani, di cui tre nel Salernitano. In particolare a Nocera Inferiore, Agropoli e Castellabate. Mentre i titoli di servizio erano stati maturati lavorando in improbabili scuole paritarie. De i 39 indagati otto sono della provincia di Salerno e, precisamente, due del capoluogo, due di Nocera, gli altri di Mercato San Severino, Roccapiemonte, Sarno e Pagani.
Inoltre, 30 dipendenti Ata hanno ammesso il possesso di titoli di servizio falsi, attestando di aver lavorato presso alcuni istituti scolastici paritari.
Dai successivi accertamenti è emerso che, senza i punteggi legati ai falsi diplomi e ai titoli di servizio, la quasi totalità dei candidati oggetto di indagine non avrebbe mai ottenuto i contratti di lavoro assegnati.
Le indagini della Guardia di Finanza sono ancora in corso e non è escluso che possano portare a nuove denunce.
Intanto, l’Ufficio scolastico regionale della Campania ha avviato una serie di controlli amministrativi sulle dichiarazioni dei titoli di studio e di servizio di tutti i dipendenti Ata che hanno preso servizio nelle scuole del nord Italia.
In particolare, l’attenzione si concentra sui candidati salernitani, che rappresentano l’8% del totale nazionale.
Questa operazione, denominata “DiplomATA”, è un importante segnale di contrasto alla falsificazione dei titoli di studio e di servizio, che rappresenta un grave danno per la scuola pubblica e per i cittadini.
I controlli amministrativi e penali in corso sono finalizzati a garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure di assunzione del personale Ata e a tutelare i diritti di tutti i candidati, che devono avere la possibilità di concorrere a posizioni lavorative in base ai propri meriti e non sulla base di false attestazioni.
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