Torna a parlare il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, due giorni diopo l’uscita sullo stadio Maradona ai davanti alle telecamere di Prime Video prima di Champions al Bernabeu di Madrid.E questa volta lo fa senza usare termini non consoni per il ruolo che riveste e soprattutto facendo sapere ai tifosi quello che vogliono sapere da mesi rispetto al loro beniamino Victor Osimhen.
“Il rinnovo di Osimhen?
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Siamo alla firma del contratto rimasto sospeso questa estate”.L’annuncio stamane in occasione dell’evento ‘Campania Terra Felix’ a Pozzuoli.
Il contratto del 24enne attaccante nigeriano è in scadenza il 30 giugno 2025.Nessuna fretta invece per il rinnovo di Kvicha Kvaratskhelia. “Che c’entra.
Ha ancora quattro anni di contratto.Sento troppa negatività in città…”, aggiunge il numero uno del club azzurro.
E poi ha voluto precisare la sua posizione sullo stadio Maradona dopo la pioggia di critiche ricevute dopo le dichiarazioni in tv. “Io lo stadio voglio comprarlo, con l’impegno a investire quei milioni necessari per fare gli Sky box, per portare il pubblico accanto ai giocatori come negli stadi veri, tutto questo”.
“Sento dire ‘Lui ha presentato un progetto che però è stato rigettato’.Ma non è vero: io ho presentato un progetto che è stato ‘non studiato’. È stato detto da uno che voleva fare il Masaniello che lo stadio deve essere un fatto popolare, e che dovrebbe essere fatto da 55-60mila.
Quando loro dicono che lo stadio deve essere a disposizione del popolo, allora io dico che andrebbe fatto l’azionariato pubblico.Perché quando io devo tirare fuori poi 70 milioni per Osimhen, chi li tira fuori?”
, aggiunge De Laurentiis.E infine due parole sul campionato e sulla gara di domani sera contro l’Inter non più capolista al Maradona.E nel farlo De Laurentiis si è ispirato ai modi di dire della tradizione napoletana: “Domani ci vuole molto cu…
Non abbiamo il terzino sinistro, ce ne sono due infortunati.Poi abbiamo un nuovo allenatore, a cui abbiamo dato una grossa responsabilità, perché ha dovuto incontrare subito sia l’Atalanta che il Real Madrid, e al Bernabeu a pochi minuti dalla fine eravamo in pareggio”.
E infine: “Adesso abbiamo un altro tour de force con l’Inter e la Juventus.
Due giorni per preparare l’Inter sono sufficienti, senza due terzini?Mi sembra un po’ difficile.
Poi e avremo cinque giorni per preparare la Juventus…Sul tavolo per essere obiettivi vanno messi tutti i problemi.E poi che la Madonna ci accompagni”.
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