Paolo Pagnozzi ha deciso fermamente di replicare alle accuse di organizzatore del traffico di droga nella Valle Caudina e lo ha fatto stamattina nel corso dell’โinterrogatorio di garanzia.
Il sessantaduenne, difeso dagli avvocati Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano, destinatario insieme ad altre 22 persone di unโassociazione dedita al traffico di stupefacenti nella Valle Caudina, ha voluto chiarire sin da subito la sua estraneitร ai fatti al Gip di Benevento Vincenzo Landolfi, il quale lโha interrogato su rogatoria del Gip partenopeo Anna Imparato.
Secondo la DDA di Napoli il sodalizio di Erminio Pagnozzi, che non รจ un parente di Paolo, avrebbe agito su autorizzazione di questโultimo che avrebbe anche finanziato i traffici. In realtร lโindagato ha ben spiegato che gli unici con cui si รจ rapportato sono Erminio Pagnozzi e la compagna Giulia Sopranzi, per lโacquisto di unโautovettura.Alessandro Cavuoto, con cui pure ci sono state delle telefonate, avrebbe soltanto recuperato a Paolo Pagnozzi il contatto di Erminio, essendo entrambi di Tufara Valle.
I due Pagnozzi, Paolo ed Erminio, non sono assolutamente parenti. Avevano avuto perรฒ negli anni passati rapporti commerciali legati alle automobili, unica ragione per la quale si sarebbero poi riavvicinati. Le difese si preparano al riesame, per mettere in luce le falle degli inquirenti che hanno anche giร notificato agli indagati lโavviso di conclusione.
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Articolo pubblicato il giorno 6 Dicembre 2023 - 15:54