Il deputato dell’alleanza Verdi- Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha portato in Parlamento il caso dei fratelli Pellini, condannati per gravissimi reati ambientali, dopo che è stata rinviata l’udienza in Corte di Cassazione che doveva decidere sul ricorso presentato dagli avvocati dei tre fratelli concernente la confisca del loro patrimonio, per un valore di oltre 200 milioni di euro.
“Il Tribunale ha emesso la sentenza per il sequestro dei beni con grave ritardo ed ora la Cassazione deve decidere il da farsi. Io chiedo che il Governo intervenga in qualsiasi modo affinché sia resa impossibile la restituzione ai Pellini del patrimonio confiscato di 200 milioni di euro che deve essere utilizzato per risarcire le vittime e bonificare i territori inquinati.
Soldi guadagnati facendo ammalare e morire la gente e devastando l’ambiente. Se riottenessero i soldi sarebbe un segnale devastante per il paese e per la lotta ai crimini ambientali”, questo l’intervento di Borrelli in aula che è anche il vice presidente della commissione ecomafie.
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