Dal carcere inviava messaggi alla ex compagna nei quali le prometteva che l’avrebbe fatta uccidere perché non tollerava l’interruzione della loro relazione.
E’ un particolare emerso dalle indagini sul tentato omicidio della 32enne Annarita Taddeo, ferita da un colpo di arma da fuoco alla testa lo scorso 11 novembre a Benevento, all’ingresso della sua abitazione in via Ferrara.
La Squadra mobile di Benevento ha eseguito oggi un’ordinanza di custodia in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura sannita, nei confronti del 38enne Nicola Fallarino attualmente detenuto nel carcere di Augusta, (e condannato all’ergastolo con sentenza divenuta definitiva, perché ritenuto uno degli autori dell’omicidio di Cosimo Nizza 48 anni, ucciso con tre colpi di pistola nell’aprile del 2009 proprio nel rione Libertà) ritenuto mandante del tentato femminicidio oltre che indiziato di porto illegale d’arma, tentata estorsione pluriaggravata e rapina pluriaggravata, sempre nei confronti dell’ex compagna.
La donna, trovata dai poliziotti riversa a terra mentre perdeva sangue, ha riportato la frattura della volta cranica e in ospedale le è stato tolto il proiettile che si era conficcato nella fronte. Agli agenti ha poi raccontato di essersi finta morta e di aver visto il killer che, dopo averla ferita, è entrato nell’appartamento frugando nella sua borsa e portando via i suoi telefoni cellulari e la somma di 2mila euro.
I telefonini sono stati poi ritrovati dagli agenti e, nonostante il tentativo del killer di danneggiarli, è stato possibile recuperare al loro interno i messaggi dai quali emergeva chiaramente che l’ex della donna aveva maturato l’intenzione di farla uccidere.
Nei messaggi infatti l’uomo la minacciava che l’avrebbe fatta sparare, avrebbe fatto incendiare tutto quanto posseduto dalla stessa e dalla sua famiglia, dalla casa alla macchina alle attività commerciali gestite dalla stessa, e facendole terra bruciata intorno l’avrebbe costretta ad andare via da Benevento, il tutto quale pena da pagare per essersi allontanata da lui.
Nei messaggi il 38enne vantava di avere la possibilità di farla uccidere nonostante fosse detenuto potendo contare su numerose amicizie, maturate anche in carcere, con persone pronte a raggiungere Benevento, colpire e andare via.
Oltre all’ex compagna, l’uomo minacciava l’uccisione anche della madre e che stava aspettando che uscisse di galera il padre per far uccidere anche lui. Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare nei confornti dell’uomo, sono state eseguite perquisizioni personali, locali e informatiche nei confronti di 28 persone residenti in provincia di Benevento, due detenuti nel carcere di Benevento e 10 detenuti nel carcere di Augusta, al fine di far luce sulla vasta rete di appoggio all’indagato.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati 3 telefoni cellulari nel carcere di Augusta, numerosi altri nelle abitazioni insieme a pc e tablet, 3,50 grammi di hashish, 4,30 grammi di cocaina con arresto in flagranza del possessore, numerosi titoli di credito di importo rilevante su cui saranno svolte indagini.
Infine nei confronti del detenuto è stato eseguito e notificato, sempre su ordine della Procura di Benevento, il provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato con il quale, in seguito a decisione della Corte d’Assise di Benevento in funzione di giudice dell’esecuzione, su richiesta della Procura, viene applicato l’ergastolo ma con l’isolamento diurno per la durata di 1 anno e pene accessorie, atteso che lo stesso doveva espiare oltre l’ergastolo una pena cumulata di 26 anni e 8 mesi di reclusione per altre condanne.
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