Arzano. Piano Urbano Comunale tra misteri e polemiche. Presentato esposto al Prefetto di Napoli Nicola Di Bari. Parte la denuncia del consigliere comunale di Arzano Viva, Salvatore Borreale.
Atteso dal 76, andato avanti tra bocciature e indagini ora pare essere ritornato di nuovo in auge. Ad accusare la maggioranza, il professore Salvatore Borreale, esponente del partito di Arzano Viva.
“L’assessore all’Urbanistica Francesco Taglialatela e il dirigente dell’area tecnica. Gianfranco Marino negano ai consiglieri comunali di opposizione il diritto di acquisire gli atti, i documenti e i grafici del P.U.C., Piano Urbano Comunale (ex Piano regolatore generale). Ad Arzano, a mia memoria, non si era mai arrivati a tanto.
Hanno certificato con una Pec, dal ‘valore politico e gestionale’ gravissimo, a firma dei due esponenti, l’ambiguo e ombroso modus operandi di un’amministrazione comunale in stile carbonaro che nasconde le carte”.
Accuse gravi che non mancheranno di attirare le attenzioni della Procura oltre che della Prefettura visto che, il comune di Arzano, dopo tre scioglimenti per camorra annovera tra le motivazioni proprio il PUC.
“Nascondere le carte a soggetti legittimati dalla legge – prosegue Boreale- , in primis i consiglieri comunali, è un atto di una gravità inaudita. Specialmente quando la conoscenza di quegli atti è “conditio sine qua non” per poter assumere scelte, decisioni e votazioni, anche nelle commissioni consiliari, non solo nel consiglio comunale.
Ancor di più quando si tratta di uno strumento vitale per la città, non a caso il PUC costituisce uno strumento di importanza fondamentale per la pianificazione delle trasformazioni territoriali e urbanistiche, uno strumento che i cittadini stanno attendendo da quasi 50 anni (il piano di fabbricazione, che doveva essere temporaneo, risale al 1976).
I consiglieri comunali di opposizione vogliono svolgere la loro funzione di rappresentanti del popolo nell’interesse esclusivo dei cittadini e della città, purtroppo la giunta e gli uffici comunali si stanno opponendo a far conoscere atti, documenti e grafici fondamentali.
Tant’è che la stessa legge (art. 43 del TUEL) attribuisce il diritto ai consiglieri comunali di chiedere i documenti ravvisati utili all’espletamento del loro mandato, senza che occorra alcuna precisazione circa le specifiche ragioni della richiesta.
Cosa hanno da nascondere i nuovi potentati di Arzano? Perché l’assessore all’Urbanistica e il dirigente dell’ufficio tecnico non spiegano alla città le ragioni per tenere le “carte segrete”? Perché la sindaca Cinzia Aruta è garante di questa scelta sciagurata?
Un comportamento inappropriato che nega diritti e trasparenza, un fatto inquietante che porterò con urgenza all’attenzione del nuovo Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, a cui chiederò un incontro per far luce sulla triste vicenda.
Intanto, ieri sera insieme al collega di opposizione, Gennaro Ferone, dopo aver rilasciato una dichiarazione di dissenso al verbale della commissione urbanistica, abbiamo abbandonato la seduta, decretandone lo scioglimento per mancanza del numero legale”. Una città completamente abbandonata dove le istituzioni, ormai latenti, hanno abdicato.
g.b.
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